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AMARCORD | 23 aprile 2003, Manchester United-Real Madrid 4-3: la notte delle stelle

Parata di stelle all'Old Trafford per il ritorno dei quarti di finale di Champions League: il Manchester United vince 4-3, ma viene eliminato in virtù del risultato di Madrid
calcio estero27/11/2024 • 14:45
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Essere all'Old Trafford di Manchester, il "Teatro dei Sogni", la sera del 23 aprile 2003 era come essere catapultato in un universo parallelo. Un luogo incantato e meraviglioso in cui stavolta, per davvero, tutto ciò che luccica è oro. Per un tifoso medio presente su quegli spalti inglesi, era come essere un bambino al parco giochi.

 

Sì perché quella notte, tutte le più splendenti stelle del firmamento si sono allineate e date appuntamento sullo stesso campo, il perfetto manto erboso in cui è di casa il Manchester United. La notte del 23 aprile 2003 infatti, i Red Devils di Sir Alex Ferguson ospitano niente meno che il Real Madrid dei Galacticos in tutto il loro massimo splendore. Si gioca il ritorno dei quarti di finale di Champions League e in palio c'è un posto in semifinale contro la Juventus di Lippi, Del Piero e Nedved.

 

Questa partita passerà alla storia per la tripletta di Ronaldo, per la meraviglia delle giocate in campo ed ovviamente per David Beckham: si dice infatti che sia stata proprio quella sfida fra Titani a convincere definitivamente "Becks" a lasciare il Manchester United per trasferirsi al Real Madrid.

 

Manchester United-Real Madrid 4-3, il racconto del match

Il grande Manchester United si presenta davanti ai propri tifosi guidato dai soliti Giggs, Veron, Keane e Van Nistelrooy; Beckham parte sorprendentemente dalla panchina, nonostante sia il miglior giocatore della squadra, per via di una serie di vicissitudini interne allo spogliatoio. Dall'altra parte però c'è la squadra migliore del pianeta, con forse una delle formazioni più forti e talentuose della storia del calcio. Fra i Blancos, per l'occasione in tenuta nera stile "All Black", ci sono solo campioni in campo: da Casillas a Hierro, da Roberto Carlos a Makelele, da Figo a Zidane, da Guti a Ronaldo.

 

I favori del pronostico sono dalla parte degli spagnoli, forti anche del 3-1 ottenuto al Santiago Bernabeu. Pronti via però ed il Manchester United ad essere subito pericoloso sulla destra con la grande giocata di Van Nistelrooy, ma Casillas è attento e respinge il potente tiro ravvicinato. Al 12' il Real Madrid passa in vantaggio: passaggio filtrante in verticale di Guti per il movimento ad allargare di Ronaldo, il quale senza stoppare il pallone calcia in maniera fulminea e batte con un destro perfetto sul primo palo Barthez.

 

I padroni di casa però non si perdono d'animo e cercano subito di reagire, prima con il destro da fuori di Giggs fuori di poco e poi con la conclusione ravvicinata di Solskjaer ben respinta da Casillas. Al 43' arriva il meritato pareggio: Giggs suggerisce dentro per Solskjaer, che arriva prima di tutti in scivolata e serve sulla linea di porta Van Nistelrooy, il quale tutto solo non deve fare altro che spingere in porta il momentaneo 1-1. E così si va negli spogliatoi.

 

La ripresa ricomincia in maniera ancora più vibrante con occasioni da una parte e dell'altra. Al 50' però il Real Madrid torna in vantaggio, dando l'idea di poter chiudere il discorso qualificazione: triangolo meraviglioso al limite dell'area tra Roberto Carlos e Zidane, con il brasiliano che serve al centro tutto solo Ronaldo, il quale deve solo appoggiare dentro la doppietta personale. Il Real Madrid gioca ad intermittenza, quasi annoiato dalla sua grandezza, ma quando si accende non ce n'è per nessuno.

 

Due minuti più tardi, l'autogol goffo di Helguera sul cross dalla sinistra di Veron riaccende le speranze. Continuano quindi attaccare gli inglesi con due nitide palle gol sui piedi di Van Nistelrooy e di Veron, ma Casillas quella sera è letteralmente un muro. Tutti gli sforzi inglesi vengono però vanificati dalla terza perla del "Fenomeno" al 59': Ronaldo parte dalla trequarti, si porta a spasso mezza difesa e poi scarica un destro violento ed improvviso dal limite che non lascia scampo al portiere francese. Tripletta di Ronaldo e 2-3 Real Madrid, in vantaggio di 3 reti nel doppio confronto.

 

Solo a quel punto entra Beckham, quasi come mossa della disperazione. Negli ultimi minuti la squadra di Del Bosque smette letteralmente di difendere e gli avversari hanno gli spazi e le occasioni per accorciare ancora le distanze, ma sprecano malamente. Fino al 71', quando il numero 7 in maglia rossa riaccende le speranze. Come? Con il suo marchio di fabbrica: il calcio di punizione. Parabola perfetta di Beckham, che supera la barriera e infila all'incrocio dei pali la palla del 3-3.

 

Van Nistelrooy continua a tirare da ogni posizione e ad essere un pericolo costante per gli spagnoli, e infatti all'85' arriva il quarto gol dello United: l'attaccante olandese conduce sulla sinistra, dribbla il proprio marcatore ed entra in area, poi il pallone carambola sui piedi di Beckham che in scivolata lo spinge in porta. Si tratta della rete del 4-3 per il Manchester United!

 

Grande vittoria in rimonta dei Red Devils, inutile però ai fini del passaggio del turno. Nella notte delle stelle, il Real Madrid raggiunge la semifinale di Champions League. Il resto è storia.

 

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Matteo Zinani
Tags :CHAMPIONS LEAGUEREAL MADRIDMANCHESTER UNITED

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