Stamattina si è aperto il secondo atto del processo a Carlo Ancelotti, reo secondo l'accusa di aver frodato il fisco.
Cos'ha detto Ancelotti
Si è presentato all’edificio dell’Audiencia Provincial di Madrid in mattinata, verso le 9.30, accompagnato dalla moglie e dal figlio Davide, presenti in aula come testimoni. Ancelotti ha spiegato ai magistrati la sua posizione, confermando di non essere a conoscenza che con le sue azioni stava frodando il fisco, come riporta Sport Mediaset:
Non ho mai pensato di frodare il fisco. Non mi sono reso conto che qualcosa non era corretto. Mi interessava solo guadagnare i sei milioni netti per tre anni e non mi sono mai reso conto che qualcosa non andasse
Ancelotti si difende: "Fanno tutti cosi"
La vicenda riguarda il periodo tra il 2013 e il 2015, quando Ancelotti allenava il Real Madrid per la prima volta. Proprio in relazione a quel periodo, è accusato di aver sottratto al fisco spagnolo i guadagni dei suoi diritti d'immagine usando società con sede estere. L'accusa della Procura è che il tecnico abbia così frodato il fisco per un importo di oltre un milione di euro. L'ex tecnico del Napoli ha spiegato che tale sistema di remunerazione gli era stato suggerito proprio dal Real Madrid e che con le sue azioni non pensava di commettere reati:
Lo fanno tutti i giocatori, anche Mourinho. Mi misi in contatto con il mio consulente inglese e poi non mi sono occupato della questione, perché tutto mi sembrava regolare. Anche se poi, se sono qui, è perché le cose credo non siano state tanto corretto
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