Dopo settimane di nomi e speculazioni, il Bayern Monaco ha finalmente deciso a chi affidare la panchina in vista della prossima stagione. Sarà Ralf Rangnick a prendere l'eredità di Thomas Tuchel, e questo a prescindere dai risultati che i bavaresi riusciranno ad ottenere in Champions League.
Dopo i rifiuti di Nagelsmann, Xabi Alonso e Unai Emery dunque, il prescelto è l'ex allenatore di Lipsia e Manchester United, ed attuale ct dell'Austria. Non una soluzione di ripiego, assicurano i dirigenti del Bayern, ma di sicuro, aggiungiamo noi, non una primissima scelta.
Prima dell'ufficializzazione del suo arrivo in Baviera comunque, restano da limare ancora dei dettagli riguardanti lo staff, ma anche l'indennizzo che il club dovrebbe versare nelle casse della federazione austriaca per liberarlo. E non si parla di cifre abbordabilissime...
Il Bayern ha scelto Rangnick, ma a quale prezzo?
Come si legge sulla Gazzetta dello Sport il Bayern e Rangnick hanno un accordo totale, anche se c'è da sistemare la questione relativa allo staff che l'ispiratore del Gegenpressing porterà con sè in Baviera. L'attuale ct dell'Austria vuole il suo vice di fiducia Kornetka, oltre ad altri due collaboratori ed un nutrizionista. Richieste che da Monaco sono disposti ad avallare.
Un po' meno propensa invece, la dirigenza del Bayern, ad accontentare la richiesta della federazione austriaca, che per liberare Rangnick dal contratto chiede almeno 10 milioni di euro, e non sembra disposta a fare sconti. "Ralf Rangnick ha un rapporto contrattuale valido. L'ÖFB non ha ricevuto alcuna richiesta per liberarlo", ha tuonato qualche giorno fa Peter Schöttel, il direttore sportivo dell'Austria. Dichiarazioni che ovviamente non fermeranno il trasferimento del tecnico, ma che comunque fanno ben capire come da Vienna chiederanno fino ll'ultimo centesimo per liberare il ct...