Sembra proprio che in Portogallo stia per scoppiare un caso di grandi proporzioni, e che vede coinvolto uno dei club simbolo del paese, il Benfica. Secondo quanto riportato dalla CNN e poi alla spicciolata da A Bola e altri quotidiani lusitani, la Procura ha chiesto la sospensione del club da ogni competizione. Le accuse sono di frode fiscale e corruzione: cos'è successo?
Guai in vista per il Benfica, la Procura fa sul serio
Secondo la Procura il Benfica avrebbe pagato per due giocatori svincolati la bellezza di 4,2 milioni di provvigioni, a fronte di un valore reale di spesa di 725mila euro. Secondo le autorità i dirigenti del club avrebbero dunque falsificato cifre e servizi forniti per prelevare milioni dalle casse del club. Nel mirino degli inquirenti c'è Luís Filipe Vieira, presidente del Benfica dal 2003 al 2021, accusato di aver falsificato accordi ed aver intascato ingenti somme di denaro.
Rui Costa, attuale presidente dei lusitani, è stato scagionato e non sarà ritenuto penalmente responsabile del caso. Diverso per altri importante personalità del club, dirigenziali e tecniche, Per i quali è stata richiesta la totale interdizione. Tra questi, oltre all'ex presidente, ci sono Paulo Goncalves, Fernando Oliveira, Vitor Valente e Paulo Grencho.
Nel maggio scorso, le persone coinvolte in questa indagine sono state chiamate dal Pubblico Ministero a riferire agli inquirenti sul caso. Tra questi Rui Costa, come detto poi scagionato. Il procedimento è poi proseguito via mail ed ora la Procura ha chiesto una sospensione da tutte le competizioni per un periodo che va da 3 mesi a 6 anni. Oltre alle "Aquile", la stessa sospensione è stata chiesta per il Vitoria Setubal, club che ora milita in seconda divisione.
In un comunicato il Benfica ha dichiarato che analizzerà dettagliatamente tutte le accuse con i suoi avvocati, e nel contempo ha garantito che si difenderà "senza esitazione da ogni accusa infondata".
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