"Caro Borussia, anche se mi fa davvero male in questo momento, ti informo che da oggi lascerò il club. Ho chiesto ai dirigenti un colloquio dopo la finale di Wembley. Perché dopo dieci anni qui, di cui cinque nel team di allenatori e due anni e mezzo come capo allenatore, ho la sensazione che l’imminente ripartenza dovrebbe essere accompagnata da un nuovo uomo in panchina".
Con queste parole Edin Terzic in un video social ha rassegnato le dimissioni dal suo ruolo di allenatore dei gialloneri. Una decisione arrivata quasi come un fulmine a ciel sereno dopo la finale di Champions League persa contro il Real Madrid ad inizio giugno.
Una mossa a sorpresa? Non proprio, perché in realtà nelle ultime settimane dalle parti di Dortmund si sono rincorse parecchie voci riguardanti attriti tra l'ormai ex tecnico e qualche membro della rosa. E secondo Sky Deutschland il "colpevole" dell'addio di Terzic ha un nome ed un cognome abbastanza pesanti all'interno dello spogliatoio...
Terzic molla, colpa di Hummels?
Nei giorni immediatamente precedenti l'attesissima finale di Champions League, Mats Hummels, uno degli uomini simbolo del Borussia e trascinatore della squadra in finale, aveva sollevato più di qualche dubbio sulla tattica utilizzata da Terzic: "Ero furioso perché pensavo che ila squadra non dovesse giocare così contro nessun avversario al mondo", aveva dichiarato il difensore alla Bild. "Non pensavo che potesse andare avanti così. Mi sono sentito insultato, quasi mi vergognavo a scendere in campo con quella divisa. Così sottomesso, così debole in termini calcistici...".
Più che di dubbi si è trattato di una vera e propria critica al gioco del suo allenatore, e stando a quanto riportato da Sky Deutschland questa è stata la miccia che ha innescato il domino che ha poi portato fino alle dimissioni. Nello specifico, la stampa tedesca ha riferito che la scelta di Hummels di prolungare o meno il proprio contratto in scadenza (anche un'italiana sulle sue tracce) fosse legata proprio alla permanenza di Terzic.
Sta di fatto che ora il difensore sembra vicino a rinnovare con il club, mentre il tecnico ha salutato. Chi avrà mai vinto la "guerra" interna?
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