Una freddezza degna del miglior centravanti. A mostrarla non è stato il classico numero "9", ma un portiere. E non si è trattato di un gol segnato, ma di uno subito di proposito. Il protagonista è Cassio, l'estremo difensore del Corinthians, che con grandissima lucidità - nella sfida di campionato con l'Atletico Mineiro - ha fatto entrato entrare apposta il pallone nella propria porta. Una follia, penserete. E invece no: tutto voluto e riuscito alla perfezione. Il motivo? Era una punizione indiretta, quindi che richiede un secondo tocco per essere valida. Ma non essendoci stata alcuna deviazione, la palla è entrata in rete senza che il gol potesse essere convalidato.
Corinthians-Atletico, il portiere Cassio si sposta e prende gol di proposito. Ma la rete non vale
Giudicandola a posteriori, una gran giocata del portiere brasiliano. Eppure, sul momento, non l'hanno pensata allo stesso modo quasi tutti i tifosi del Corinthians e diversi suoi compagni di squadra. L'arbitro, alzando il braccio, indica che la punizione è di seconda, ma in pochi sembrano accorgersene. Cassio però lo nota e infatti, con estrema freddezza, decide di lasciar sfilare il pallone e di farlo entrare in porta. Tanto il gol non è valido, si riparte con una rimessa dal fondo.
Punizione indiretta: qual è la regola e cosa serve per convalidare il gol
Dopo alcuni secondi di incredulità e di spavento tra i presenti allo stadio, il gioco riprende proprio con la palla a Cassio. Perché il regolamento parla chiaro: se, oltre a chi calcia, non la tocca nessuno, si riparte con il rinvio del portiere. Insomma, una giocata razionale e saggia, ma allo stesso tempo sorprendente e che per qualche attimo ha lasciato senza fiato il popolo del Corinthians. Allenatore compreso.