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Gaffe con Bellingham, Alessia Tarquinio precisa e spiega la sua battuta ("Vuoi venire a casa con me"?)

La giornalista di Prime Video è tornata sull'accaduto in un'intervista a Il Corriere della Sera
calcio estero08/03/2024 • 15:30
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Una battuta uscita male. E che ha fatto subito il giro del web. Nell'intervista post-partita di Real Madrid-Lipsia, la giornalista Alessia Tarquinio ha domandato a Jude Bellingham: "Vuoi venire a casa con me?". Il video è spopolato sui social ed è diventato virale. La bordocampista di Prime Video, in un'intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, è tornata sull'episodio, precisando e chiarificando le sue intenzioni e quanto accaduto. 

Tarquinio: "La mia battuta di certo non nascondeva un risvolto sessuale"

Nel corso della stagione, Tarquinio aveva già intervistato Bellingham: dopo la partita con il Napoli, si era creata una gag divertente con il giocatore che si era rivolto direttamente al figlio della giornalista (dicendogli di comportarsi bene con la mamma). "Si era creato un clima di confidenza perciò, quando ci siamo rivisti a Madrid, Jude, che è un ragazzo educato, è venuto da me - racconta la bordocampista - e mi ha chiesto come mio figlio si stesse comportando. Nel corso del collegamento, dopo aver analizzato la partita, gli ho domandato se potesse dire a mio figlio Gabriel di fare i compiti di spagnolo. La mia battuta successiva, sul venire a casa con me, di certo non nascondeva un risvolto sessuale. Tanto da aver aggiunto che sarebbe il figlio perfetto".

"Davvero qualcuno ha pensato che abbia fatto un'avance in diretta?"

Tarquinio non ha gradito certe interpretazioni delle sue parole: "Ma c’è davvero chi pensa che mi sia sognata di fare un’avance a un giocatore in diretta? Io che ho quasi 48 anni e forse ho più anni della mamma di Bellingham? Mi arrabbio quando vedo che le mie parole vengono decontestualizzate, estrapolate e montate con il fermo immagine della faccia stupita di Jude. Ci si lamenta del clima avvelenato fra i protagonisti del calcio e poi se viene detto qualcosa di leggero ci si indigna".

Nicolò Brunner
Tags :CHAMPIONS LEAGUE

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