Nella partita di Primiera Liga tra Porto e Arouca è accaduto di tutto. Sono successe cose strane nel calcio, ma mai una come questa. L'arbitro dell'incontro ha ricevuto una chiamata durante la partita che l'ha convinto ad annullare il calcio di rigore concesso.
La ricostruzione
Era la quarta giornata di Primiera Liga e il risultato era sull'1-1. La partita ha preso una piega diversa dalle altre, lo dimostra il fatto che si è giocato fino al 112'; un tempo surreale per un match tradizionale!
Ma cerchiamo di capire come si è arrivati, alla fine, a questo discusso 1-1 siglato da Evanilson.
Prima richiesta del VAR al 12' per un gol di testa da parte di Taremi risultato essere in fuorigioco. Proteste da parte del Porto che già gioiva per il vantaggio. Si parte da capo.
La partita prosegue concitata, entrambe le squadre sotto pressione il Porto per il gol annullato, l'Arouca alla ricerca del gol del vantaggio. Gol che arriva all'84' grazie ad una prodezza di Cristo.
Al 92' torna ad essere protagonista il VAR per una caduta in area dove pare non ci sia stato contatto alcuno. Ed è qui che il VAR perde la sua funzione, pare per mancanza di batteria sostitutiva, e appare magicamente un cellulare in mano al direttore di gara Miguel Nogueira. Senza la possibilità di avere immagini che documentino l'accaduto in campo, il contatto telefonico dura un paio di minuti, l'arbitro e gli assistenti alla moviola arrivano alla decisione che fa scatenare pesanti polemiche della squadra del Porto. Non è rigore.
Ma attenzione! Secondo penality per Taremi, il VAR tornato in funzione decreta il rigore che però Galeno sbaglia. È una rincorsa infinita al pareggio.
Ora il Porto ha pochissimi minuti per pareggiare i conti, ci pensa Evanilson tra le urla di gioia dei tifosi presenti.