Barcellona-Arsenal, lite Xavi-Arteta: il tecnico blaugrana incalza il collega

calcio estero27/07/2023 • 14:17
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B. Saka
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Premier League
Stagione 2024/2025

5

Goals

16

Tiri in porta

42

Tiri

10

Assists

Nella notte italiana tra mercoledì e giovedì negli Stati Uniti è andata in scena l'ennesima amichevole di lusso di un'estate a stelle e strisce calcisticamente molto ricca. A sfidarsi al SoFi Stadium di los Angeles sono state Barcellona e Arsenal, che hanno dato vita ad un match pirotecnico terminato poi con un roboante 5-3 in favore dei Gunners (in rete con Saka, Havertz, Trossard due volte e F. Vieira; Lewandowski, Raphinha e Ferran Torres per il Barça).

Non sono però mancate le polemiche, come accaduto in altre partite precampionato giocate in questi giorni in Nordamerica. Ad innescarle, secondo quanto riportato dal Mundo Deportivo, è stato il tecnico blaugrana Xavi, che ha lanciato pesanti accuse nei confronti del collega Mikel Arteta.

Il battibecco Xavi-Arteta

Scrive il quotidiano sportivo spagnolo: "I due allenatori hanno avuto una discussione a fine partita a causa delle diverse idee su come si affrontano le amichevole". A causare la lite Xavi-Arteta è stato il troppo agonismo messo in campo dall'Arsenal.

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Le parole di Xavi al termine di una sfida piena di tackle e entrate dure in generale, sono state eloquenti: "La nostra intensità non mi ha sorpreso, ma la loro sì. Non è normale questa intensità, tanti errori, errori tattici… Non è normale ma questo è il calcio. Tutti vogliono vincere, ma è una partita amichevole, l’intensità messa in campo dai nostri avversari è paragonabile ad una sfida di Champions League. Loro sono su un altro livello di ritmo, intensità, fisicamente, si vede. Per fortuna nessuno si è fatto male".

  Xavi-Arteta

Il tecnico dell'Arsenal risponde

Le dichiarazioni di Xavi non sono affatto piaciute ad Arteta, che a breve giro di posta ha dato la sua risposta piccata al collega: "Alla fine, il calcio appartiene ai giocatori. L’altro giorno contro il Manchester United è stata la stessa cosa perché i giocatori sono competitivi, giocavamo davanti a 70-80.000 persone. I giocatori trascendono se stessi, vogliono giocare e vincere. Non lo controlliamo. Abbiamo un’idea di cosa ci aspettiamo dal gioco. Ma a un certo punto la palla inizia a rotolare e i giocatori decidono dove vogliono andare".

  

calcio estero27/07/2023 • 14:17
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