L'inizio di stagione del Manchester United è stato decisamente balbettante, sulla falsariga di come si era chiusa la precedente. Il club allenato da ten Hag non riesce a trovare continuità di rendimento e soprattutto di risultati, e le classifiche di Premier League (12eimo a 10 punti dalla vetta) e di Europa League (21esimo), stanno lì a dimostrarlo.
L'allenatore olandese, più volte confermato dalla dirigenza, fatica a trovare la quadra e non sta trovando, ed è in attacco che la squadra sta riscontrando le maggiori difficoltà, con appena 7 reti segnate nelle prime 8 partite di campionato ed i due centravanti principali, Hojlund e Zirkzee, fermi ad una reta a testa.
Tra i tifosi il malcontento è evidente, ma un barlume di speranza pare arrivare direttamente dall'Academy del club, e più precisamente dalla squadra Under 18 dove si sta mettendo in mostra un giovanissimo attaccante: si chiama Chidozie Obi-Martin, e ha segnato una tripletta in 13 minuti al suo debutto. Ha una particolare caratteristica anagrafica: gioca sotto età, avendo appena 16 anni...
Obi-Martin strabilia al debutto: i tifosi lo vogliono in prima squadra
Obi-Martin è un attaccante di nazionalità danese nato nel novembre del 2007, ed è arrivato al Manchester United solo qualche giorno fa, strappato dai Red Devils all'Arsenal con cui aveva compiuto gran parte della propria trafila giovanile. Per la sfida dell'Under 18 contro il Nottingham Forest non doveva essere nemmeno convocato, poi lo staff ha deciso di aggregarlo e di gettarlo nella mischia dal primo minuto. Mai scelta fu più azzeccata, con il 16enne capace di mettere a segno una tripletta in appena 13 minuti.
Un giocatore che già con le giovanili dei Gunners aveva mostrato indubbie qualità, collezionando 32 gol in 18 partite (addirittura 10 in una sola gara, contro il Liverpool). Poi la scelta di spostarsi da Londra a Manchester nonostante il tentativo di Arteta di trattenerlo. Fino a questa tripletta all'esordio che ha entusiasmato e non poco i tifosi, al punto che ora chiedeono addirittura che venga subito portato in prima squadra. Forse è un po' presto, certo, ma se queste sono le premesse il futuro non può che essere roseo.
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