In casa Paris Saint Germain a tenere banco c'è ancora l'annosa questione relativa a Kylian Mbappé. Il francese, in scadenza di contratto con i parigini nel 2024, ha informato la dirigenza la volontà di non prolungare ulteriormente l'accordo, ed è stato di conseguenza "invitato" a non partecipare alla tournée dei parigini in Giappone. Nel contempo l'attaccante ha rifiutato una clamorosa offerta proveniente dagli arabi dell'Al-Hilal, che avrebbero garantito al Psg 300 milioni di euro, rimanendo fermo sulla propria idea di accasarsi al Real Madrid, se non in questa sessione di mercato, l'anno prossimo a parametro zero.
La vicenda relativa a Mbappé inevitabilmente coinvolge anche il resto della squadra, e ora a finire nell'occhio del ciclone è addirittura il capitano Marquinhos, colpevole di aver pronunciato pubblicamente alcune frasi in favore del fenomeno transalpino. Parole che hanno spinto la dirigenza del club parigino a metterlo sul mercato.
Marquinhos e la frase pro-Mbappé
Costeranno caro a Marquinhos le parole pronunciate in televisione e riguardanti lo spinoso caso Mbappé. Il capitano del Psg qualche giorno fa ha dichiarato pubblicamente di voler continuare a giocare con l'asso francese, da tempo ai ferri corti con il club. Le frasi del brasiliano, assolutamente non gradite dalla dirigenza qatariota del club, avrebbero avuto come immediata conseguenza la decisione arrivata dai piani alti di metterlo nella lista dei cedibili. Questo è quanto riferisce Sports Zone.
Secondo il portale i vertici del Psg considerano le dichiarazioni di Marquinhos troppo leggere e piuttosto sbilanciate verso il compagno rispetto alla posizione del club. Le parole del capitano, a Parigi dal 2013 e uno dei leader storici dello spogliatoio, hanno ulteriormente destabilizzato un ambiente già in fermento per una vicenda, quella legata a Mbappé, che sembra non avere sbocchi. Intanto Verratti saluta e vola in Arabia e il mercato è condizionato da questa situazione. Il neo tecnico Luis Enrique ha decisamente parecchie grane da risolvere...
