"Altezza mezza bellezza", dice un proverbio. Che però non ha validità nel mondo del calcio: Lionel Messi ne è la prova vivente. Il sette volte Pallone d'Oro è alto solo 170cm, decisamente meno rispetto rispetto alla stragrande maggioranza dei suoi colleghi. Ma in termini di classe, talento e bravura non ha praticamente eguali. Uno dei migliori giocatori, se non il migliore in assoluto, di sempre. E c'è da dire che la Pulce un tempo era addirittura molto più basso: a dodici anni era solo 1,4m. Ma poi il Barcellona e una cura ormonale alla sua malattia, l'ipopituitarismo, gli hanno svoltato la vita e la carriera. Scopriamo insieme di cosa si tratta nello specifico e di come Messi l'abbia superata, fino a diventare il gigante che è oggi.
Cos’è l’ipopituitarismo, la malattia di Messi
La malattia di Messi è l'ipopituitarismo(in inglese GHD – Growth Hormone Deficit). Si tratta di una condizione caratterizzata dalla ridotta o assente secrezione di uno o più ormoni da parte dell'ipofisi (piccola ghiandola situata alla base del cervello). Sostanzialmente, è un deficit di produzione ormonale che rallenta o, nei casi più gravi, arresta la crescita. Solitamente i sintomi delle persone colpite da GHD sono: piccola statura, braccia più corte rispetto al giusto rapporto proporzionale, viso sempre più giovane rispetto all’età attuale. Ma a volte possono espandersi anche oltre e comprendere: affaticamento, infertilità, assenza di secrezione lattea e intolleranza. Tutto dipende da qual è l'ormone mancante.
Il Barcellona lo accoglie e gli paga le cure
Il talento della Pulce non è mai stato in discussione, fin da piccolo è impressionante e sotto gli occhi di tutti. Ma l'argentino ha un problema: non cresce. A dodici anni è "alto" soli 140cm, davvero troppo poco rispetto ai coetanei e per sperare di poter sfondare nel calcio. La malattia gli viene diagnosticata dai medici del Newell’s Old Boys (la squadra di Rosario, sua città natale, dove è cresciuto), che gli propongono una terapia. Ma è troppo costosa per la famiglia di Messi: i suoi genitori non possono permettersi di pagare circa 900 euro al mese. A salvare la carriera del futuro Pallone d'Oro, però, ci pensa il Barcellona, il club della sua vita. A fare da intermediario è l'agente Gaggioli, buon difensore di Rosario passato all'Espanyol nel 1974, che al tempo lavorava in Spagna da anni. È lui che organizza il provino, anche se quando vede Leo scendere dall'aereo sembra pentirsi: appare troppo minuto, quel ragazzino. Ma dopo un allenamento di prova, i blaugrana decidono di credere e di investire nell'argentino: gli fanno firmare il contratto su un fazzoletto, che Gaggioli conserva ancora incorniciato e rifiuta di far inserire nel museo del Barcellona. Essendo ancora in età pre-adolescenziale, Messi ha la speranza di risolvere il suo disturbo grazie a una terapia ormonale. La cura fa effetto: aumenta la massa magra, fa perdere quella grassa, fa crescere in statura e aumenta la forza. E così, centimetro dopo centimetro, Leo si alza di quasi 30cm in sette anni: da 1,4 passa a 1,7m. Il resto è storia.
I calciatori più bassi della storia: la top ten all-time
10) Christian Lara, 1,62 cm. Il centrocampista dell’Ecuador si è ritirato nel 2018 dopo aver disputato quasi tutta la carriera in patria. Nei Mondiali di calcio 2006, tra l’altro, è stato il giocatore più basso della competizione.
9) Diego Buonanotte, 1,61 cm. Centrocampista argentino, 35enne, che milita in patria nel Deportes Unión La Calera. In carriera ha giocato anche in Europa, con Malaga e Aek Atene, e al River Plate.
8) Levi Porter, 1,60 cm. Il classe 1987 inglese, poco conosciuto nel mondo del calcio, è cresciuto nel settore giovanile del Leicester. La sua ultima squadra è stata il Melton Town.
7) Rui Barros, 1,59 cm. Centrocampista portoghese con una discreta carriera tra gli anni ’80 e ’90. Ha giocato, tra le altre, con Porto, Juventus e Marsiglia e vinto pure una Coppa Uefa e una Coppa Intercontinentale (entrambe con i Dragoes).
6) Maxi Moralez, 1,59 cm. Il fantasista argentino, 36 anni, è passato anche dalla Serie A, all’Atalanta, dove si è espresso ai suoi massimi livelli. Ha appena chiuso l’avventura in patria al Racing, la squadra in cui è calcisticamente cresciuto.
5) Madson, 1,58 cm. Il centrocampista brasiliano ha giocato in diversi club, ma è con il Santos che ha sollevato i suoi unici trofei: due campionati paulisti e una coppa brasiliana.
4) Benedict Vilakazi, 1,57 cm. L’ex giocatore sudafricano, ritirato nel 2012, ha giocato quasi dieci anni nell’Orlando Pirates (in patria) e collezionato 31 presenze con la sua nazionale.
3) Jafal Rashed Al-Kuwari, 1,55 cm. Il qatariota ha dedicato tutta la carriera al Al-Sadd Sports Club, squadra in cui ha militato dal 1990 al 2010.
2) Marcin Garuch, 1,54 cm. Il centrocampista polacco, 34 anni, ha girato diverse squadre del suo paese: è in attività dal 2007.
1) Élton José Xavier Gomes, 1.53 cm. Il più basso di sempre. Il 37enne brasiliano ha alternato anni in patria ad altri nel campionato saudita (ha giocato anche al’Al Nassr, la squadra di Cristiano Ronaldo).
Altri calciatori bassi famosi: quanti campioni!
Come dicevamo in apertura, il proverbio "altezza mezza bellezza" nel calcio non ha validità. Basta dare uno sguardo alla seguente lista di giocatori: Frederik Sammaritano (162 cm), Ryan Fraser (163 cm), Bernard (164 cm), Marco Verratti (165 cm), Alejandro Gomez 165 cm, Santi Cazorla (165 cm), Mathieu Valbuena (167 cm), N’Golo Kantè (168 cm), Xherdan Shaqiri (169 cm), Lorenzo Insigne (163 cm), Sebastian Giovinco (163 cm), Lucas Torreira (166 cm), Pedro (167 cm), Maxime Lopez (167 cm), Stefano Sensi (168 cm), Alexis Sanchez (168 cm), Daniele Verde (168 cm). Insomma, l'altezza in questo sport non è tutto. Anzi. Messi e i suoi "fratelli" lo dimostrano.
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