Pagato 60 milioni, ma non può essere tesserato: il paradossale caso di Dani Olmo al Barcellona

Nonostante sia stato acquistato dai catalani da quasi 20 giorni, il centrocampista spagnolo non può ancora essere utilizzato: il motivo
calcio estero24/08/2024 • 11:35
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Dani Olmo
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Unico colpo del mercato estivo, pagato 60 milioni di euro, arrivato da ormai due settimane. Eppure, non può nemmeno essere tesserato. È un caso paradossale, quello di Dani Olmo al Barcellona. Già, perché il centrocampista campione d'Europa in carica è stato presentato ufficialmente dai blaugrana, si allena regolarmente con i compagni, ma non può scendere in campo in una partita ufficiale. Il motivo riguarda il monte salari del Barça, che - come riporta La Gazzetta dello Sport - con l'aggiunta dello stipendio di Olmo supera il tetto massimo stabilito dalla Liga sulla base degli introiti e delle spese del club. La stessa ragione che ha portato agli addii di Gundogan, Joao Felix e Cancelo

Come funziona il Fair Play Finanziario della Liga

Cerchiamo di comprendere la situazione nel dettaglio. Come ricorda Calcio e Finanza, dalla stagione 2019/20 il campionato spagnolo ha imposto alle squadre di rispettare una sorta di Fair Play Finanziario interno. Nello specifico, consiste nel dover rimanere sotto una determinata soglia di costi, non solo sul mercato, che varia di club in club sulla base delle proprie entrate economiche. Insomma, un salary cap che però non riguarda solamente i soldi investiti per gli acquisti e per gli stipendi dei giocatori, ma anche tutti quelli spesi dalla società in generale (per i dipendenti, per mantenere le strutture ecc...). Un limite sotto cui devono stare tutte le squadre.

Perché il Barcellona non può tesserare Dani Olmo (e ha dovuto rinunciare a Cancelo, Joao Felix e Gundogan)

Fatta questa premessa, entriamo nel caso specifico di Dani Olmo. Come scrive La Gazzetta, per poter tesserare un giocatore bisogna rimanere nei paletti imposti dal Fair Play Finanziario, che tiene conto dei soldi attualmente nelle casse del club. E qui nasce il problema del Barcellona. Perché i blaugrana hanno perso diverse entrate: il trasloco a Montjuic per i lavori del Camp Nou significa circa 40.000 spettatori in meno a partita (quindi molti meno biglietti, cibo e merchandising venduti), un anno fa hanno ceduto parte dei loro asset audiovisivi a una società che non ha mai pagato (per un buco da 40 milioni di euro), adesso hanno firmato un accordo con Aramark da 40 milioni ma ne ha incassati 20 e la Nike non sembra intenzionata ad aumentare i soldi versati come sponsor. Tradotto: al momento non c'è spazio per lo stipendio di Dani Olmo. Ed è anche la stessa motivazione che ha spinto il Barça a rinunciare a Joao Felix, Cancelo (entrambi erano in prestito) e Gundogan (lasciato andare via a zero nonostante fosse stato il giocatore più impiegato della passata stagione). 

Come risolvere il "caso" Dani Olmo? Le tre possibili strade del Barça

Ora quindi il Barcellona ha tre possibili strade da seguire per cercare di aggirare l'ostacolo e poter iscrivere Olmo al campionato: convincere Aramark e/o Nike per incassare qualcosa, trovare altri finanziamenti, versare una fideiussione coperta da denaro proprio. Un groviglio da non sottovalutare e che va risolto al più presto. Perché il tempo passo, ma Dani Olmo ancora non è stato tesserato (e quindi non può giocare). Una situazione paradossale per il giocatore copertina del mercato estivo, pagato 60 milioni di euro

 

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