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Prima gli augura la morte, poi gli chiede un autografo: l'incredibile racconto di Gosens

L'ex esterno dell'Inter ha raccontato un doppio episodio che fa riflettere, avvenuto con soli tre giorni di distacco
calcio estero16/02/2024 • 15:36
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Dall'augurare la morte al chiedere un autografo. Il passo è stato davvero breve per un "tifoso" dell'Union Berlino. Una storia che ha dell'incredibile, e che al contempo fa molto riflettere, quella raccontata da Robin Gosens: l'esterno tedesco è stato prima minacciato gravemente e poi oggetto della più classica interazione tra giocatore e sostenitore di una squadra. Nel giro di appena tre giorni e con protagonista la stessa persona

Prima le minacce di morte, poi l'autografo

A svelarlo è stato lo stesso calciatore ex Inter, con un messaggio sui propri canali social: "Dopo la vittoria per 1-0 con il Wolfsburg (di sabato scorso, ndr) mi sono fermato con alcuni tifosi che mi avevano chiesto foto e autografi. Uno di questi aveva un volto familiare, ma inizialmente non sono riuscito a inquadrarlo. Quando sono salito in macchina per tornare a casa ho avuto l'illuminazione".

Gosens e il "tifoso", una storia che fa riflettere

Effettivamente, Gosens quella persona l'aveva vista solamente tre giorni prima: "Era lo stesso ragazzo che dopo la partita col Mainz mi aveva augurato la morte perché secondo lui, durante una contestazione dei tifosi, avevo un'espressione sbagliata. Mi scrisse che io e la mia famiglia meritavamo la morte e che non c'era bisogno di persone come me su questa terra. Mi guardo il profilo delle persone che mi augurano la morte, per questo l'ho riconosciuto". Una storia che ha dell'incredibile, ma che fa pure riflettere. Il calcio e il tifo dovrebbero essere un'altra cosa. 

Nicolò Brunner
Tags :BUNDESLIGA

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