Serve una nuova impresa, di quelle che il Real Madrid e Carlo Ancelotti conoscono alla perfezione. O forse, stavolta, anche qualcosa di più. Per salvare la stagione e la panchina, Re Carlo ha bisogno di una rimonta storica, addirittura più complicata dei "miracoli" fatti in passato: ribaltare al Bernabeu il 3-0 subito all'andata contro l'Arsenal e approdare in semifinale di Champions League. Questo sarebbe il primo, difficilissimo, passo per sperare di rimanere ancora alla guida dei Blancos, che comunque restano in corsa su tutti e tre i fronti: Europa, Liga (si trova al 2° posto, -4 dal Barcellona capolista), Coppa del Re (finale contro il Barça). Ma si sa: al Real conta soltanto vincere. Chiudere l'anno senza trofei equivale a un fallimento. E, con ogni probabilità, decreterebbe l'addio di Ancelotti a Madrid.
Real Madrid, Florentino Perez pensa al sostituto di Ancelotti: Xabi Alonso in pole, Iraola è l'alternativa
Un'eventualità di cui si è parlato spesso negli ultimi anni, ma che poi non si è mai concretizzata per davvero. Perché Carletto è sempre riuscito a salvare la panchina con grandi imprese, vittorie incredibili che hanno scritto la sua storia e quella del Real. Ma stavolta, è un po' diverso: i Blancos sembrano davvero con le spalle al muro, a un passo dall'eliminazione ai quarti di Champions (risultato a cui, da quelle parti, non sono per nulla abituati). E allora in Spagna iniziano a rincorrersi le voci su una possibile separazione, questa volta reale: come riporta SportMediaset, Florentino Perez si sarebbe già portato avanti e avrebbe iniziato a valutare i vari profili per individuare il sostituto ideale. Il nome più caldo è quello di Xabi Alonso, da tempo erede designato di Ancelotti e che già la scorsa stagione era stato vicino alla Casa Blanca. L'alternativa è Iraola, l'allenatore che sta stupendo in Premier League con il Bournemouth.
Il futuro di Ancelotti: dall'ipotesi Brasile alla suggestione Milan o Roma
E poi c'è l'altro lato della medaglia, quello di Ancelotti. Che sia molto apprezzato dal Brasile, ormai è risaputo: guidare la Seleçao potrebbe rappresentare una sfida affascinante, l'ultima grande tappa di una carriera straordinaria. Ma sulla strada che porterebbe Carletto oltre l'Oceano Pacifico, ci sono alcuni ostacoli "interni": secondo SportMediaset, in Brasile non tutti sarebbero favorevoli ad affidare la panchina della nazionale a uno straniero. Sullo sfondo resta un altro scenario, o forse più una suggestione: il ritorno in Serie A. Ancelotti potrebbe tornare alla guida di uno dei due club che hanno segnato la sua carriera - da giocatore e da allenatore - in Italia: si tratta di Roma e Milan, entrambe alla ricerca di un nuovo tecnico da cui ripartire. Lo ribadiamo: al momento si tratta solo di un'ipotesi, molto difficile da realizzare. Ma non impossibile. E Ancelotti, di imprese apparentemente infattibili, ne sa qualcosa...
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