Sandro Tonali dovrà scontare 10 mesi di squalifica inflitti dalla FIGC per il caso scommesse. Il centrocampista del Newcastle ha così terminato anzitempo la sua stagione calcistica per poter anche seguire un protocollo di riabilitazione. Ma sull'ex Milan ora è stata aperta anche una nuova indagine, quella della FA e nel frattempo il ds del Newcastle inizia a farsi domande scomode.
L'indagine della FA
La federazione inglese, FA, vuole vederci chiaro sulla situazione di Sandro Tonali. A quanto pare non basta la procedura di squalifica inflitta dalla FIGC ai danni del centrocampista italiano per il caso scommesse. La FA vuole capire e sta indagando sul comportamento del giocatore da quando ha firmato con il Newcastle: obiettivo è scoprire se Tonali ha scommesso anche durante il periodo in cui vestiva la maglia dei Magpies. Una circostanza che potrebbe indurre, qualora vengano fuori scommesse operate nel periodo "inglese", la FA ad incrementare il periodo di squalifica.
La scomoda riflessione del ds del Newcastle
Nel frattempo il ds del Newcastle, Ashworth, ha fatto sapere che il centrocampista riceverà tutto il sostegno da parte del club. Ma in casa dei bianconeri ci si interroga sul fatto se il Milan, al momento della cessione del ragazzo, fosse al corrente della situazione scommesse: "È difficile capire cosa sanno e cosa no gli altri club, noi faremo una nostra indagine interna. Non abbiamo avuto più colloqui con i rossoneri dai tempi dell'acquisto di Tonali". La BBC ha fatto sapere che ha chiesto al Milan se era al corrente dei problemi di Tonali al momento della cessione, ma che non c'è stata ancora nessuna risposta.