Andrea Agnelli torna a parlare e lo fa senza giri di parole. L'ex presidente della Juventus ha toccato diversi temi, su tutti quelli relativi a Superlega (tornata in auge dopo la sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea contro Fifa e Uefa) e caso plusvalenze.
Agnelli sulla Superlega
"Superlega? In quei giorni venivo bombardato di telefonate - ha riferito Agnelli nell'intervista rilasciata al Financial Times - non sapevo cosa stesse succedendo, se avessero firmato, così ho deciso di spegnere il telefono. In seguito , o sarei andato a Montreux, perché non era accduto nulla, oppure mi sarei occupato del lancio della Superlega". Da qui il duro attacco di Ceferin, che nei giorni successivi lo aveva definito bugiardo accusandolo di aver evitato volontariamente le sue chiamate. "Io e Aleksander avevamo un ottimo rapporto, ci sentivamo tre volte al giorno e mi auguro che un giorno le cose cambieranno, io ho la coscienza pulita".
Juve e caso plusvalenze
"Tutto è stato fatto secondo le regole e in base agli standard finanziari" ha proseguito Agnelli in merito alla bufera che ha portato alle sue dimissioni, a quelle dell'ormai ex cda della Juve e, come è noto, alla penalizzazione di 10 punti in classifica ai danni dei bianconeri nello scorso campionato. "Il calcio si è trasformato da gioco in business, ma la governance non si è evoluta tanto da poter controllare un business. La maggior parte dei club sta perdendo soldi, o siamo tutti incompetenti o il sistema presenta qualche carenza". Quindi, sull'acquisto di Cristiano Ronaldo nell'estate del 2018: "Quella è stata una grande mossa,consentitemi di farlo giocare senza pandemia e la storia cambia completamente".
