Quando si pensa che non ci sia mai fine al peggio, ecco che le cose stanno per precipitare. Questo è proprio ciò che successe ad un Milan già disastrato nell'ormai lontano 2016, quel periodo in cui da Milanello sono passati allenatori, giocatori e dirigenti che non hanno nulla a che vedere con la gloriosa storia rossonera.
Ma torniamo al 21 aprile di quell'anno, precisamente alla 34^ giornata di Serie A. Il Diavolo, allenato in quel momento dall'ex centrocampista Christian Brocchi, lotta per entrare in Europa League (piazzamento che non riuscirà a conquistare a fine stagione). Di fronte quel pomeriggio arriva l'umile Carpi di Castori, che invece è alla disperata ricerca di punti salvezza.
La gara è uno delle più brutte della stagione per il Milan, che uscirà tra i fischi dei propri tifosi dopo un deludente 0-0 contro una provinciale. Ma non è questa la parte peggiore.
L'orrenda figura del Milan prima del match: l'Haka dei Maori per una pubblicità
Ben prima del fischio d'inizio, quando ancora lo stadio San Siro era semideserto, la società rossonera ha pensato bene di inscenare un imbarazzante teatrino per pubblicizzare alcuni prodotti della campagna di Nivea Skin Care. Come? Ballando la famosa Haka, tanto sacra per i Maori e l'intera Nuova Zelanda.
Ovviamente, al contrario di quello che hanno pensato in molti all'inizio, a ballare non furono i giocatori del Milan bensì delle semplici comparse. Con un finto Carpi schierato di fronte ed abbracciato proprio come nelle vere partite di rugby con gli All Blacks, questi ballerini si sono esibiti in un ballo a metà tra l'antica Haka e la danza dei lottatori di Somo chiamato "Tekitanka".
Il commento più educato da parte della stampa è stato "performance poco sportiva"; i feedback peggiori invece, meglio non riportarli. Per sfortuna del Milan infatti, i social già la facevano da padrone e questo balletto di controfigure con la maglia rossonera è ben presto girato sull'intero web, facendo indignare un giornale dietro l'altro (specie dall'altra parte del mondo).
La Nivea se ne tirò fuori dicendo che non sapeva nulla di questa iniziativa. Il Milan invece, per usare un eufemismo, ci fece una gran brutta figura a livello mondiale. Sia in campo che fuori.
Mai toccare il rugby neozelandese.
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