Se la FIGC dovesse determinare un istante preciso dal quale ha iniziato a pensare concretamente ad una tecnologia in più sul campo, probabilmente direbbe che è questo. Si tratta infatti di uno dei momenti più bassi toccati da una terna arbitrale italiana negli ultimi anni: un gol clamoroso non assegnato che avrebbe potuto, chi lo sa, ribaltare le sorti del campionato e dello scudetto.
25 febbraio 2012, Stadio San Siro di Milano tutto esaurito. Il Milan di Massimiliano Allegri campione in carica e primo in classifica ospita la Juventus di Antonio Conte, al suo primo anno sulla panchina bianconera. La Vecchia Signora segue a stretto giro il Diavolo; secondo i protagonisti, la 25^ giornata di Serie A è quella che in gergo si definisce "la partita scudetto". Purtroppo però, dal giorno dopo, questa verrà tristemente ribattezzata come "la partita del gol fantasma di Muntari".
Milan-Juventus 1-1, il racconto del match
La Juve parte forte, ma ben presto è il Milan che prende il controllo della gara. Nonostante l'assenza di Ibrahimovic per squalifica, i padroni di casa dimostrano subito chi è la squadra da battere. E di fatti, al 14' c'è il primo ruggito di San Siro: destro dal limite non irresistibile di Nocerino, deviato però in maniera decisiva da Bonucci e la palla termina in porta. Il Milan è già in vantaggio 1-0.
Pochi minuti dopo ecco che accade il fattaccio. Su una prima parata del portiere bianconero, Muntari a due passi dalla porta respinge il tap-in ma Buffon si immola ed allontana il pallone dallo specchio: la maggior parte dei giocatori rimane immobile ed incredula, ma non l'arbitro Tagliavento né il guardalinee di competenza. Il pallone supera la riga di circa 30 cm, ma chi di dovere non ha fatto alcuna segnalazione; all'epoca ovviamente non esistevano VAR o Goal Line Technology, e quindi niente da fare per il Diavolo. Nessun gol di Muntari, nessun raddoppio e partita che prosegue tra lo stupore e la confusione generale.
Si rientra quindi negli spogliatoi coi rossoneri in vantaggio di una sola rete, tra una polemica e l'altra che vede protagonisti anche Conte e Galliani. Nella ripresa il Milan tenta di chiuderla, ma la Juve resiste bene e tiene botta. E siccome il calcio è lo sport più bello e doloroso del mondo, ecco la clamorosa beffa nel finale: gran bel gol in girata di Matri, che concretizza col destro al volo il perfetto cross di Pepe. E "pazienza" se poco dopo viene annullato per fuorigioco inesistente un gol valido allo stesso attaccante bianconero.
La serata nera della terna arbitrale ormai è chiara a tutti, come certificheranno giornali e istituzioni nei giorni a venire. Termina quindi 1-1 il big match scudetto tra Milan e Juventus, condito da polemiche incredibili ma giustificate. Niente gol di Muntari dunque e la distanza in classifica tra le due squadre rimane invariata.
Alla fine lo scudetto lo vincerà poi la squadra di Conte, che sorpasserà quella di Allegri solo nelle battute finali. Ma chissà cosa sarebbe successo all'epoca con VAR o Goal Line Technology: non lo sapremo mai.
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