La Juventus è volata negli Stati Uniti ed è scesa in campo a Las Vegas per la prima partita stagionale contro i messicani del Chivas Guadalajara. I bianconeri hanno vinto l’amichevole per 2-0, grazie alle reti di Da Graca e Compagnon. Senza più Chiellini, è Bonucci il capitano della nuova Juve e il viterbese, in vista della nuova stagione, ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport e TuttoSport. Il difensore ha affrontato diversi temi, dall’addio di de Ligt ai nuovi arrivati, fino al suo ruolo di leader nella formazione bianconera.
Bonucci: “Finalmente capitano”
Leader e capitano, finalmente Bonucci ha ottenuto la tanto ambita fascia: “Finalmente ce l’ho fatta (ride). Ho sempre interpretato il mio ruolo dentro lo spogliatoio, ora sono il più vecchio del gruppo e l’esempio, la responsabilità e l’orgoglio di portare questa maglia dovranno essere ancora più forti. Essere d’esempio, ma un buon capitano deve avere soprattutto un buon gruppo alle spalle. Noi siamo riusciti a vincere un Europeo anche grazie alla forza del gruppo. In questi giorni sto vedendo nella Juventus la voglia di stare insieme e l’entusiasmo. Bisogna essere duri quando serve e sorridere quando si può fare. In allenamento c’è un clima di entusiasmo e i nuovi sono molto importanti”.
Nella scorsa stagione, Bonucci non era neanche vice capitano. Quel ruolo era toccato a Dybala: “Un po’ ero rimasto male, ma il fastidio è durato un pomeriggio. Sapevo quale fosse il mio ruolo e che dovevo fare il mio, aiutando il mister nella gestione dello spogliatoio. È stato uno stimolo per una stagione che fino a dicembre, prima degli infortuni, è stata di altissimo livello”.
Il giocatore azzurro: “de Ligt? Alla base di tutto serve rispetto”
Poi, la conversazione si sposta su de Ligt. Per Bonucci, l’olandese ha detto cose poco carine tanto che, dopo le vacanze, lo ha affrontato: “La sua partenza non mi ha sorpreso perché alcune sue dichiarazioni lasciavano capire che non voleva restare alla Juventus. Però penso che alla base di tutto serva rispetto, il gruppo con cui è stato per tre anni gli è servito per crescere e la società ha investito su di lui. Gli auguro il meglio, però certe frasi dette in Nazionale sono state poco carine. Ne abbiamo parlato dopo le vacanze e lui ha capito. Il Bayern è un grande club ma non è detto che in una squadra top sei destinato a vincere”.
Bonucci: “Pogba e Di Maria portano leadership. E Zaniolo…”
Ma ci sono anche dei nuovi arrivi, Pogba e Di Maria ad esempio: “Portano leadership, qualità ed esperienza per competere su tutti i fronti. Di Maria per le qualità che ha e per la carriera è stato molto sottovalutato. È il giocatore più completo della Serie A perché al talento aggiunge l’esperienza: per fortuna ha scelto la Juventus. Pogba l’ho ritrovato molto bene, ha capito che la Juventus di oggi è forse un gradino indietro rispetto a quella che aveva lasciato lui. È al centro del progetto e del gruppo, sarà fondamentale. Gli ho detto che avevamo un grande bisogno del Pogba che conosciamo, che io il vero Paul a Manchester non l’ho mai visto e ora mi aspetto di rivederlo alla Juve”.
C’è spazio infine per una domanda su Zaniolo: “Ha grande talento e forse non conosce ancora le sue potenzialità, se resterà alla Roma potrà esaltarsi con Paulo, se arriverà da noi cercheremo di metterlo a suo agio. Ma alla Juve non bastano solo le qualità calcistiche“.