I primi passi, l'esplosione con l'Atalanta, la cessione alla Juve (con cui non giocherà mai in gare ufficiali) e il passaggio al Milan nell'estate 2018: così si può riassumere l'inizio di carriera di Mattia Caldara, che, dopo due ottime stagioni a Bergamo, si trasferisce in rossonero con l'ambizione di compiere il salto definitivo. Da lì, però, un calvario all'insegna degli infortuni e una lunga girandola di prestiti. Quindi, nell'estate 2024, l'approdo al Modena, in Serie B.
Caldara: "Infortuni pesanti"
"Più infortuni o gol segnati? Penso più gol - ha riferito Caldara nel corso dell'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport - ma gli infortuni sono stati pesanti. Quando stai fuori per tanto tempo rientrare non è semplice. A ottobre 2018 mi sono fatto male al tendine d'Achille, non mi hanno operato e credevo di guarire, invece è stata dura. Quindi, a maggio, dopo il rientro in campo, è saltato il crociato. Lì mi sono fatto mille domande, è stata una situazione difficile da accettare".
"Quel debutto l'ho fatto"
Nella stagione 2023-24, dopo i prestiti ad Atalanta, Venezia e Spezia, il ritorno al Milan, scandito da appena una presenza: "Colpa di un problema alla caviglia che mi portavo da Spezia. Soltanto a febbraio ho iniziato a stare bene ma a quel punto il mercato era chiuso. Amen, almeno quel debutto l'ho fatto".
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