Per chi dice che Antonio Cassano recita una parte alla Bobo Tv, evidentemente conosce poco l’ex attaccante di Roma, Inter e Milan. Intervistato da Repubblica, Fantantonio ha parlato di vari argomenti e tra i tanti ha criticato tutti gli allenatori di serie A, in particolar modo Max Allegri e Simone Inzaghi.
Cassano critica Allegri e Inzaghi
Non è una novità, ma anche nell’intervista con Repubblica (qui Cassano parte I), l’ex numero 10 della Nazionale ha criticato il lavoro del tecnico toscano: “La Juve con Allegri è un anno e mezzo che fa schifo, è rimasto a dieci anni fa. E ha la rosa più forte del campionato”. A questo giro l’ex talento di Bari Vecchia non risparmia neanche il tecnico nerazzurro: “Vale anche per l’Inter, e lo dico da interista: sono le squadre più forti. Inzaghi è giovane ma ho l’impressione che l’Inter sia più grande di lui. È a 18 punti da Napoli, che ha la forza delle idee”..
Galeotta fu la Bobo tv
Cassano racconta che il rapporto con il tecnico livornese si è deteriorato a causa della Bobo tv: “A livello personale, mai avuto problemi. Dopo che ho espresso le mie opinioni alla Bobo tv non mi chiama più. Ma io parlo di calcio, non offendo mai l’uomo”.
Quando il giornalista gli fa notare che il Milan di Allegri è stato bello e vincente, Cassano fa l’elenco dei giocatori che vestivano la maglia rossonera in quel periodo e sottolinea: “Quella squadra andava da sola. Allegri è sempre stato bravo a schierare i giocatori in campo, ma non basta, devi dare qualcosa di più”.
“In Serie A salvo solo Spalletti”
infine l’attacco finale a tutta la categoria di allenatori italiani: “Qui ci sono tanti allenatori poco umili, non vedo dei Klopp, Guardiola, Luis Enrique o un futurista come Nagelsmann. L’unico che mi sorprende è Lucianone Spalletti: siamo al calcio 2.0? Lui è al 3.0: abbina il gioco diretto di Klopp e il possesso di Guardiola. Sa fare l’uno e l’altro, ci sta facendo vedere in Italia e nel mondo quello che sa fare. È geniale, ma non fa il ruffiano con i giornalisti“.
Ciò nonostante il rapporto tra i due fu difficoltoso a Roma, ma Cassano ammette: “Fu colpa mia, non volevo sottostare alle sue regole e lui non guardava in faccia a nessuno. Ma ci sentiamo ancora oggi, con lui si può parlare di tutto”.