Con la presentazione a Trigoria, inizia ufficialmente la nuova avventura di Claudio Ranieri sulla panchina della Roma chiamato dai Friedkin per riportare la squadra nelle parti alte della classifica.
In conferenza stampa, dopo le parole di Ghisolfi, che ha confermato che per Ranieri non solo si aprono le porte come allenatore ma che sarà parte della "futura dirigenza della Roma", il neo allenatore ha preso la parola:
Avevo smesso di allenare. Ho avuto più richieste in questi mesi che quando ho vinto con il Leicester ma ho sempre detto no. Gli unici club a cui potevo dire di si erano la Roma e il Cagliari, dove ho iniziato e ho finito. Alla Roma ho iniziato da giocatore e finirò da allenatore-dirigente
Ha continuato poi spiegando le ragioni che lo hanno portato ad accettare l'incarico, del rapporto con la proprietà e con i tifosi:
Fiedkin non è essere riuscito a fare quello che avrebbe voluto, nonostante gli investimenti. Io spero di riuscire ad esaudire i suoi desideri. Chiedo ai tifosi di starci vicino, io in primis sono un tifoso. Giocare a casa propria con i fischi fa male. Io voglio un pubblico coeso, questo chiedo ai tifosi. Se proprio devono fischiare, che fischino me.
Tra i vari argomenti emersi in conferenza stampa, Ranieri ha anche parlato degli obiettivi stagionali e su quanto si aspetta dalla sua squadra:
L’obiettivo sarà quello di cercare di fare il massimo e io ho nel contratto premi per il raggiungimento di obiettivi, come feci con il Leicester, quando poi vinsi. Per il futuro invece, riguardo al mio ruolo da dirigente, sarò l'uomo vicino ai Friedkin, faremo tutto insieme, parleremo e discuteremo.
Sir Claudio ha parlato anche di un altro tema sempre caldo quando si parla di Roma: che ne sarà di Francesco Totti e dell'ex allenatore De Rossi?
Adesso bisogna pensare a portare la Roma in alto, poi vedremo se Francesco ci potrà dare una mano. Attenzione: non significa che tornerà alla Roma. Daniele l’ho sentito, non so se tornerà in panchina con me da dirigente. Ora penso alla mia panchina, non mi sento di illudere nessuno. Sul mercato dico che voglio valutare i giocatori bravi che ho a disposizione a emergere. Mi è stata data carta bianca e io devo fare il massimo con questi giocatori.
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