"Come allenatori ho avuto dei grandi maestri: da Bielsa a Ferguson, passando per Conte, Mancini e Allegri. Ma se devo sceglierne uno solo, dico Antonio". Risponde così Carlitos Tévez alla domanda su chi sia il principale modello di riferimento a cui ispirarsi per la seconda parte della sua carriera, quella da tecnico.
Tevez in versione allenatore: "Mi ispiro a Conte"
L'Apache ne ha parlato in un'intervista a La Gazzetta dello Sport: "Mi ispiro a Conte per la passione e l’ossessione per la vittoria. Vi racconto un episodio che fotografa alla perfezione il personaggio: lottavamo per lo scudetto con la Roma, io ero in Argentina per un problema familiare e non potevo allenarmi. Avremmo giocato coi giallorossi nel fine settimana. Prima mi disse di stare tranquillo, tre giorni dopo mi chiese di tornare perché dovevamo vincere a tutti costi e mi voleva in campo. Per lui esisteva solo la vittoria".
"Allegri è diverso, ma anche lui è un vincente"
Al termine di quella stagione, Conte lasciò la Juventus e al suo posto arrivò Allegri: "Max è diverso, più tranquillo. Questo non vuol dire che non sia un vincente o che non abbia mentalità. Basta vedere come si rialza da ogni momento difficile. Tutto grazie alla gestione e all’empatia che sa creare con il gruppo. È più calmo nelle situazioni, ma gli va dietro tutto lo spogliatoio".