Piotr Zielinski non rinnoverà il suo contratto con il Napoli e il prossimo giugno lascerà i partenopei a parametro zero. Ancora non c'è ufficialità riguardo il suo nuovo club, ma che la destinazione del polacco sia la sponda nerazzurra di Milano è il più classico dei "segreti di Pulcinella", per citare la classica maschera napoletana.
Nel frattempo intanto il centrocampista non è più titolare nello scacchiere di Mazzarri, e il Napoli lo ha addirittura escluso dalla lista Champions. Una ripicca? A quanto pare no, stando alla spiegazione data in conferenza stampa dal patron Aurelio De Laurentiis.
De Laurentiis e la vicenda Zielinski
Da settimane in casa Napoli tiene banco il caso Zielinski, con il polacco che, come noto, lascerà in estate gli azzurri alla scadenza naturale del proprio contratto. Da Castel Volturno, incalzato sull'argomento, De Laurentiis ha raccontato la sua verità: "Il rendimento delle partite di Piotr com’è stato? Nelle ultime 10 partite è stato deludente", ha risposto ad un giornalista che gli chiedeva lumi sull'esclusione del centrocampista dalla lista Champions. Poi ha proseguito: "Uno che d’estate mi dice di voler restare, si spacca e gioca bene poi si mette in mezzo il tuo procuratore, uno può anche pensare “se questo ha paura di infortunarsi”, perché devo avere uno con il dubbio sul suo impegno?".
Il patron partenopeo però non è arrabbiato con il giocatore, bensì con chi gli sta intorno: "Io non ce l’ho con Zielinski, ce l’ho a morte con Bolek, il suo procuratore che non l'ha voluto far restare, perché lo vuole trasferire in altre squadre per guadagnarci di più. Già guadagni più di tutti, ti offro un rinnovo...". Per De Laurentiis l'esclusione dalla lista Champions ha la vmotivazione di dover valutare i nuovi: "Traoré ha un riscatto altissimo, se non lo vedo giocare come faccio a capire cosa devo fare? Ad esempio ho la morte nel cuore per aver escluso Demme che considero un ottimo ragazzo. Demme con Gattuso giocava al posto di Lobotka. Quando Demme ha giocato si è dimostrato un soldato".