Nonostante non sia più un giocatore della Juventus, Matthijs de Ligt continua a parlare dei bianconeri e le sue rivelazioni suonano sempre più come delle frecciate. In principio, il difensore si è lamentato dei due quarti posti in Serie A, poi si è trasferito al Bayern Monaco e, in sede di presentazione, ha parlato della possibilità di segnare più gol in Bundesliga rispetto a quanto fatto con la Juve e infine le parole di Nagelsmann che, riferendosi a una conversazione avuta con l’olandese, ha puntato il dito contro il livello della Serie A. L’addio di de Ligt insomma, ha alimentato polemiche su polemiche e Matthijs ha deciso, ancora una volta, di buttare benzina sul fuoco.
de Ligt: “Ho scelto la Juve per Sarri”
Il difensore ha rilasciato un’intervista a ESPN e, naturalmente, ha rifilato un’altra frecciata ai bianconeri. L’olandese ha parlato del motivo che l’ha spinto ad accettare l’offerta della Juventus, ma anche delle difficoltà riscontrate nella difesa della Vecchia Signora e del differente modo di difendere della Juventus e dell’Ajax.
de Ligt non perde occasione per tirare stoccate al club della Serie A, ma perché nel 2019 ha accettato di trasferirsi a Torino? Lo spiega lui: “Scelsi di andare alla Juventus con l’idea di giocare un calcio più offensivo perché l’allenatore era Sarri: ha una grande reputazione per ciò che ha fatto con Napoli e Chelsea e pensavo di trovare uno stile più simile all’Ajax. Purtroppo dopo un anno è andato via“.
L’olandese: “È stato difficile giocare a sinistra”
Alla Juve per Sarri, peccato che poi siano arrivati Pirlo prima e Allegri poi. Allenatori che hanno apportato dei cambiamenti e che hanno scelto di farlo giocare in una posizione che non gli si addiceva: “Penso di stare meglio sul centro-destra, mi sento più a mio agio. All’inizio alla Juve è stato difficile giocare a sinistra, poi a metà stagione io e Bonucci ci siamo invertiti. Eravamo una buona coppia, abbiamo vinto lo scudetto. Nel secondo e terzo anno poi sono tornato a giocare spesso a sinistra. Non è che non ci volessi giocare, sia chiaro, ma sapevo di essere più sicuro giocando a destra. È stato comunque importante per il mio sviluppo”.
L’olandese, infine, parla delle differenze tra Juve e Lancieri: “All’Ajax pressavo molto forte, prendevo rischi. Alla Juve era diverso. Giocavo più all’indietro, un modo di difendere diverso. Il ritmo in generale in Italia è più lento, quindi si può stare più dietro. E visto quanto ha vinto la Juve in Italia, penso sia il modo giusto”.