Da promessa in cerca di rilancio a terzino sinistro più costoso al mondo: Federico Dimarco è diventato uno dei protagonisti assoluti del calcio europeo.
Un'ascesa costante
La carriera di Dimarco ha avuto un momento cruciale durante il prestito al Sion, dove, nonostante le difficoltà, come l’insolito addestramento militare imposto dal presidente del club, il giovane milanese ha gettato le basi per la sua rinascita.
Oggi, il classe ’97 cresciuto a Porta Romana è un pilastro dell’Inter di Simone Inzaghi e della Nazionale di Luciano Spalletti, grazie a una combinazione di tecnica, visione di gioco e un mancino micidiale.
Il duello tra Dimarco e Theo Hernandez si è ribaltato negli ultimi mesi. Se un anno fa il francese del Milan valeva dieci milioni in più, oggi il rendimento altalenante e le panchine sotto la guida di Fonseca hanno inciso sul suo valore. Dimarco, invece, è cresciuto, diventando il perno della catena mancina dell’Inter, sviluppata insieme a Bastoni.
Secondo Transfermarkt, il suo valore di mercato ha raggiunto i 60 milioni di euro, superando stelle come Theo Hernandez (50 milioni) e Nuno Mendes (55 milioni).
Il mancino di Dimarco è un’arma fondamentale sia per il club che per la Nazionale. I suoi cross, spesso letali, partono dalla trequarti o dal vertice dell’area, creando continue occasioni per i compagni. Con 60 milioni di euro di valutazione, Dimarco è il terzo italiano più prezioso al mondo, dietro solo a Barella e Bastoni, e l’ottavo classe ’97 più caro in assoluto.
Federico Dimarco non è più solo una promessa: è una realtà consolidata e una delle stelle più brillanti del calcio internazionale.
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