L'inaspettato benservito dato dalla Roma a Daniele De Rossi ha scatenato un vero e proprio terremoto dalle parti di Trigoria, ed in queste ore continuano ad emergere continui retroscena legati ai rapporti tra la proprietà, la dirigenza e l'ormai ex allenatore giallorosso.
In mattinata Repubblica ha sganciato una bomba secondo cui la CEO del club Lina Souloukou avrebbe voluto imporre a De Rossi di usare Dybala "con il misurino" per evitare che la Joya raggiungesse le 14 presenze necessarie per far scattare il rinnovo automatico di contratto. In queste ore è stato il quotidiano La Stampa a gettare ulteriore benzina sul fuoco, rivelando che già in estate la dirigente greca voleva dare il benservito all'ex centrocampista puntando tutto su Raffaele Palladino.
La Souloukou voleva Palladino, scontro coi Friedkin
La CEO della Roma non aveva alcuna intenzione di confermare De Rossi sulla panchina giallorossa, e già in estate aveva espresso tutte le sue perplessità alla famiglia Friedkin proprietaria del club. Questo quanto si legge su La Stampa, secondo cui la Souloukou avrebbe portato volentieri a Roma due pezzi importanti del Monza. Il direttore sportivo Francois Modesto, con cui aveva già lavorato all'Olympiacos, e l'attuale allenatore della Fiorentina Raffaele Palladino. Di diverso avviso la famiglia Friedkin, che ha invece disposto la riconferma e il rinnovo di De Rossi, mandando letteralmente su tutte le furie la dirigente.
Si legge sempre sul quotidiano torinese che la CEO giallorossa avrebbe sopportato la decisione della proprietà, senza tuttavia mai supportarla. La crisi interna del club capitolino parte dunque da lontano, e l'esonero repentino di De Rossi sarebbe solo la punta di un iceberg sommerso di guerre intestine, dissapori e lotte interne.
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