Ferri, direttore Sky Sport, su Acerbi-Juan Jesus: "La sentenza non chiarisce, Acerbi deve spiegare"

Il direttore di Sky Sport Federico Ferri si è espresso sulla vicenda dell'assoluzione di Acerbi dalla presunta offesa razzista rivolta a Juan Jesus, chiedendo chiarezza da parte del difensore nerazzurro.
calcio italiano27/03/2024 • 11:19
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Il direttore di Sky Sport Federico Ferri si è espresso sulla vicenda dell'assoluzione di Acerbi dalla presunta offesa razzista rivolta a Juan Jesus, chiedendo chiarezza da parte del difensore nerazzurro.

Ferri chiede chiarezza ad Acerbi

La decisione della Procura della FIGC e del Giudecie Sportivo di assolvere per mancanza di prove Francesco Acerbi in merito all'indagine per presunta espressione razzista rivolta a Juan Jesus sta facendo molto parlare. Tra chi sostiene che lo Stato di diritto su cui si basa la giustizia italiana non può condannare qualcuno per mancanza di prove e chi dice che c'erano abbstanza indizi per incolpare Acerbi, l'unica cosa certa è che chi esce sconfitto da questa situazione è il sistema giudiziario e calcistico italiano (anche quello giornalistico, ma è un'altra storia). Si starà a vedere se poi Juan Jesus denuncerà personalmente Acerbi, come si dice in queste ultime ore.

Uno degli interventi più autorevoli sul caso l'ha fatto il direttore di Sky Sport Federico Ferri, che sulla piattaforma online di Sky ha detto: "Premessa: la vicenda Acerbi-Juan Jesus deve essere analizzata parlando di giocatore X e giocatore Y, non contano i nomi, non contano le squadre di appartenenza, non conta il tifo e gli schieramenti e le prese di posizione ad esso legati. Il principio sul quale si basa la sentenza Acerbi-Juan Jesus va rispettato in quanto cardine del diritto: non si può essere condannati senza prova. Tuttavia quello che è stato scritto dal giudice sportivo non può farci esimere dal dire che tutto questo non ci basta, perché lascia degli interrogativi, tanti, che non sono ancora stati chiariti. Qui si tratta di presunto razzismo, non solo di un fatto di campo, e dunque c’è di mezzo una questione etica centrale quando si parla di sport e non solo. [...] Serve più chiarezza e più trasparenza. E a tutto questo potrebbe contribuire in modo determinante una delle due parti in causa, quella che non abbiamo ancora sentito: Francesco Acerbi.  [...]

La posizione sostenuta dal difensore del Napoli è chiara, ed è la stessa che lui stesso ha pubblicato. Sulla versione di Acerbi abbiamo solo indiscrezioni giornalistiche non confermate apertamente dal giocatore. Secondo la sua ricostruzione, Juan Jesus avrebbe frainteso la frase “‘ti faccio nero” che Acerbi avrebbe pronunciato nei confronti dell’avversario sul campo. [...] E, forse, alla domanda più importante dovrebbe rispondere proprio Acerbi. Vista la portata dell’accusa che era in ballo, ovvero il presunto razzismo, ci pare lecito chiedere ad Acerbi: cosa ha detto in campo? Cosa ha riferito al Procuratore? E, ancora, sarebbe interessante sapere se ha intenzione, per esempio, di querelare Juan Jesus che lo ha accusato di essere razzista e pure mentitore. Tutte domande che non hanno intento inquisitorio, sia chiaro.

Anzi, non sarebbe anche e soprattutto nell’interesse di Acerbi fare chiarezza in modo trasparente, sulla vicenda? Togliere ogni dubbio sul fatto che non ha mai pronunciato frasi razziste, e non per insufficienza di prove? Questa sentenza ha troppi elementi oscuri: visto che il tema è il razzismo, dobbiamo saperne di più e nessuno più di Acerbi può fare chiarezza. È lecito e anzi è doveroso chiederlo, non deve finire qui. Questo non può bastare, non può bastare una sentenza che – soprattutto nella parte relativa alla definizione dell’insulto di Acerbi – non chiarisce quello che è accaduto e si limita a dare torto e ragione a entrambi, sterilizzando ogni possibile replica. Visto anche che la sentenza è definitiva e non appellabile. [...]

Nessuno può essere condannato per insufficienza di prove, questo è indiscutibile. Acerbi non è colpevole, questo è altrettanto indiscutibile. Lo dice una sentenza da rispettare. Ma sarebbe molto meglio, per comprenderla, sapere qual è la versione di Acerbi, il dettaglio che manca, qual è il contenuto della sua deposizione. E perché la denuncia di Juan Jesus – successiva a quanto riscontrato sul campo – sia stata ritenuta credibile, o non credibile, al pari della versione di Acerbi."

 

calcio italiano27/03/2024 • 11:19
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