Quasi sempre titolare in Nazionale, quasi mai con l'Inter. È questa la situazione con cui, almeno per ora, deve convivere Davide Frattesi: pedina pressoché fissa nello scacchiere di Spalletti, riserva preziosa ma in uscita dalla panchina per Inzaghi. Una differenza di spazio e di minutaggio che, secondo TuttoSport, ieri ha portato Beppe Riso, l'agente del calciatore, a discutere la questione in prima persona con il club nerazzurro. Nessuna lamentela eccessiva o richiesta di cessione, solo una semplice presa di posizione per mettere le mani avanti e tutelare gli interessi del proprio assistito.
Frattesi, la differenza di spazio e minutaggio tra Inter e Nazionale
Come confermato anche dalle prime due partite dell'Europeo, Frattesi è ormai diventato un titolare di Spalletti. Non si può invece dire lo stesso per Inzaghi, che spesso ha inserito il centrocampista a gara in corso: in campionato è partito dal primo minuto solamente 6 volte (in 36 presenze) e ha giocato 90' appena in 2 occasioni. Certo, va detto che Davide si è rivelato spesso un'arma decisiva in uscita dalla panchina e comunque scalzare dall'undici nerazzurro uno tra Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan appare tremendamente complicato. Ma è altrettanto ovvio che qualche maglia da titolare in più non gli sarebbe dispiaciuta. E l'arrivo di Zielinksi, in questo senso, non è sicuramente d'aiuto.
Beppe Riso (agente di Frattesi) a colloquio con Ausilio nella sede dell'Inter
Come fa sapere TuttoSport, ieri pomeriggio Beppe Riso si è recato nella sede dell'Inter per parlare direttamente con Piero Ausilio della questione. "Abbiamo parlato di Frattesi e di altre cose. Se ci sono offerte per Davide? Ma è normale, non è un discorso di mercato. Ragionavamo su altre cose", le dichiarazioni del procuratore rilasciate ai giornalisti presenti sul posto. Lo ripetiamo: al momento Frattesi sta bene all'Inter e non ha alcuna intenzione di chiedere la cessione. Allo stesso tempo, però, non gli dispiacerebbe ritagliarsi un po' di spazio in più. Esattamente come accade in Nazionale.
