Gian Piero Gasperini torna a parlare di sé, con una rivelazione sorprendente durante la presentazione del libro di Luigi Garlando, giornalista de La Gazzetta dello Sport.
Le voci sull'Arabia
Nel corso dell’evento, il tecnico dell’Atalanta, attualmente seconda in campionato a un solo punto dal Napoli, ha confermato le voci che lo vedevano in Arabia Saudita, ammettendo che, in futuro, potrebbe anche considerare un’offerta del genere, come fatto da Mancini:
Accetterei i soldi arabi ? Presto per dirlo. C’è stata la possibilità di andare ma non ero mentalmente pronto. Andrei in futuro in Arabia Saudita solo se dovessi essere convinto di poter portare qualcosa di nuovo. In questo modo avrebbe senso, oltre i soldi. Per me sarebbe il coronamento di una carriera.
Un maestro nella valorizzazione dei giovani
L'allenatore della Dea ha poi sottolineato come la sua visione del calcio sia stata la chiave dei suoi successi, rivendicando con orgoglio alcune idee tattiche che, a suo dire, nel corso degli anni sono state “rubate” da altri colleghi:
Anni fa ho creduto anni fa alcune idee che oggi si sono diffuse, specialmente sul modo migliore per difendere, ma nel calcio non esiste il copyright, si prendono le idee e si adattano idee.
Successivamente, Gasperini ha parlato del suo rapporto con il talento, spiegando come continui a cercare nuove stelle dalle giovanili. Il mister, noto per essere un maestro nella valorizzazione di giovani promesse e nel rilancio di giocatori in difficoltà, ha sottolineato l'importanza di scoprire e coltivare talenti nascosti, un aspetto fondamentale per lui:
Il talento oramai è sempre più raro ma è la cosa più bella, la prima che cerchi di notare in un giocatore delle giovanili: la sensibilità, la fantasia, la facilità di giocata. La tattica individuale è una parte del talento, il modo in cui un giocatore gestisce la posizione del proprio corpo, il controllo, la protezione della palla. Il calcio è complesso e fatto di tanti ingredienti, che vanno integrati tra di loro cosi da creare un team vincente. Io non ho mai avuto dubbi: quando una squadra si esprime bene ha più chance di vincere
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