Molti club italiani sono ormai passati da anni sotto il controllo di proprietà straniere, e le due milanesi Milan e Inter rientrano in pieno in questa categoria.
Sono lontani i tempi dei proprietari Made in Italy Silvio Berlusconi e Massimo Moratti, oggi i club di Milano sono in mano agli americani, e più precisamente, com'è noto, a due fondi a stelle e strisce, RedBird per i rossoneri e Oaktree per i nerazzurri. I tifosi spesso accusano queste proprietà di essere troppo distanti dai problemi reali del club e di aver investito soldi nel calcio italiano solo per motivi prettamente economici che escludono totalmente la passione, ma la direzione intrapresa sembra ormai segnata e difficilmente reversibile.
A meno che non ci siano all'orizzonte clamorosi colpi di mano e improvvisi passaggi di consegne. Come, a quanto pare, si vocifera negli ambienti dell'alta finanza. A rivelarlo è stato il giornalista del Sole 24 Ore Carlo Festa, che tramite il suo profilo X ha svelato alcune indiscrezioni che trapelano nelle alte sfere finanziarie.
Le voci sulle proprietà di Milan e Inter
Parlando sull'ex Twitter dell'operato delle proprietà statunitensi dal loro approdo in Serie A, il giornalista ha dato un'opinione piuttosto chiara: "Le proprietà americane ad oggi sono state fallimentari nella Serie A. Una logica diversa di sport e troppe alchimie finanziarie. Si sono dimostrate vincenti solo quando hanno delegato a manager italiani di emanazione calcistica e non finanziaria: vedi Maldini e ora Marotta".
Poi, pungolato da un utente su un possibile futuro cambio di proprietà del Milan, attualmente in mano a Gerry Cardinale e al fondo RedBird, ha lasciato trapelare alcune voci di corridoio: "Se ci sono novità su acquirenti per il Milan? No. Al momento no. Ma quello che si dice in ambienti finanziari è che sarà prima Cardinale a vendere il Milan e dopo Oaktree a cedere l'Inter".
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