Dal corto muso ai paraocchi. Sempre di cavalli parliamo. Max Allegri, grande appassionato di ippica, in conferenza alla vigilia del match con il Lecce ha utilizzato una nuova metafora - dopo quella di "guardie e ladri" che ha fatto tanto discutere - per descrivere il duello scudetto tra Juventus e Inter.
Allegri: "Certi cavalli hanno bisogno dei paraocchi, altri no"
Prima la lepre e il cacciatore di Marotta, poi il guardie e ladri di Allegri, infine il nascondino di Pioli. Ormai una metafora tira l'altra. Ecco l'ultima sfoggiata dal tecnico bianconero, come riporta Sky Sport: "Tortu dice che quando si corre non bisogna guardare l'avversario? Non c'è problema. Ci sono dei cavalli che hanno bisogno di paraocchi e quelli che non ne hanno bisogno, ma quelli senza magari se qualcuno gli arriva vicino gli dà fastidio. E allora bisogna mettere il paraocchi e guardare solo avanti".
La precisazione di Allegri su "guardie e ladri"
In conferenza stampa, l'allenatore della Juventus è tornato sulla metafora di "guardie e ladri" che ha fatto particolarmente discutere nell'ultima settimana: "Magari ha fatto divertire. Era solo una battuta in un post gara dove ho usato la metafora di un gioco che facevo da bambino: una squadra è davanti e l'altra insegue. Noi l'inseguimento che stiamo facendo è il raggiungimento di un posto per la Champions".