In occasione dell’inaugurazione del nuovo impianto sportivo polivalente di Catanzaro, riqualificato grazie al progetto Fattore Campo – iniziativa sociale della Serie BKT – abbiamo avuto il piacere di intervistare Pietro Iemmello.
Capocannoniere del campionato cadetto e attaccante del Catanzaro che per il secondo anno consecutivo lotta per i Playoff con vista sulla Serie A, Iemmello ci ha detto in esclusiva cosa ne pensa della bellezza di questo progetto dedicato alla “sua” città, soffermandosi anche sulla stagione e sugli obiettivi futuri.
Da catanzarese doc, quanto ti rende orgoglioso il progetto di Serie BKT nella tua città?
“L’inaugurazione di ieri è stata una cosa bellissima, grazie anche alla società ovviamente. Questo progetto rappresenta un senso di aggregazione meraviglioso. Averlo fatto poi nella mia città, che è Catanzaro, mi rende chiaramente molto orgoglioso”.
L’impianto era utilizzato, ma finito in uno stato di degrado e abbandono piuttosto deprimente: che significato ha per te vederlo tornare a vivere?
“Sì era abbandonato, c’era l’erba alta e il cemento. I bambini della scuola non potevano utilizzarlo perché non era praticabile. Proprio oggi mi hanno fatto notare che io 20 anni fa ho giocato in quel vecchio campetto, anche se non me lo ricordavo. Sapere che io ho trascorso lì anche solo una giornata, sebbene tanto tempo fa, mi fa piacere e mi fa sentire bene. Mi rende felice pensare che quello che ho fatto io 20 anni fa, oggi possono farlo anche tanti altri bambini in sicurezza. Il calcio è questo: aggregazione. Il calcio unisce tante persone, soprattutto i bambini”.
Quanto è importante per i giovani avere un punto di aggregazione dove poter giocare e crescere in piena sicurezza?
“Grazie a questa iniziativa si è creato qualcosa in più per tutti, soprattutto per i giovani che magari dopo scuola nel tempo libero anziché andare a giocare per strada sanno di poter usufruire di un bellissimo campetto in sintetico. L’obiettivo è stato sicuramente centrato, quello di ‘togliere’ i bambini dalle strade e di portarli in un posto sicuro in cui poter giocare senza il rischio di farsi male; in strada possono esserci buche o passare macchine, mentre questo nuovo impianto è un posto fatto per bene. Questa è la cosa più bella”.
Siete in piena lotta playoff: volete regalare un sogno alla città di Catanzaro?
“Questo è il secondo anno che ci troviamo in questa posizione, l’anno scorso poi siamo usciti solo in semifinale con la Cremonese. Quest’anno dopo un inizio così e così figlio di tanti cambiamenti, ci siamo ritrovati e amalgamati nel modo giusto. E ora dopo 8 mesi di duro lavoro ci ritroviamo in una posizione che onestamente ad inizio anno era difficile pensare. Ora che siamo lì dobbiamo fare queste 7 partite nel migliore dei modi, magari guardando anche avanti in classifica: il 4^ posto è a 3 punti, dobbiamo consolidare i playoff ed arrivarci nel migliore dei modi.
Poi i playoff diventano una lotteria, anche se il piazzamento fa tanto: come abbiamo potuto capire l’anno scorso, giocare un quarto di finale in casa in gara secca è importante anche per una questione di energie, visto che i playoff sono partite ravvicinate. Inoltre chi arriva 3^ e 4^ ha il vantaggio di andare avanti con due pareggi tra andata e ritorno, quindi sicuramente anche questo è un dettaglio che può fare la differenza. Però una volta che sei dentro te la giochi, il calcio è strano e nessuno può sapere come andrà a finire. Il bello è che noi siamo partiti per mantenere la categoria e se ci arriviamo lo facciamo senza l’assillo di dover vincere per forza”.
10 domande secche a Iemmello
- Il difensore più forte contro cui hai giocato? Chiellini.
- Se potessi tornare indietro, cambieresti qualcosa nella tua carriera? No.
- Qual è stato il gol più bello della tua carriera? L’anno scorso col Cittadella.
- Un tuo ex compagno di squadra molto sottovalutato? Federico Ricci, che ora è al Crotone ed ha giocato con me al Sassuolo.
- Se non fossi diventato calciatore, cosa avresti fatto? Lo chef.
- Scegli un partner per un 2 contro 2. Essendo in tema Kings League, prendo Loiodice.
- C’è un giovane attaccante italiano in cui ti rivedi? Camarda.
- C’è una squadra in cui avresti voluto giocare? Inter.
- Cristiano Ronaldo o Messi? Messi.
- Il miglior allenatore che hai avuto? De Zerbi.
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