Il Milan mette in pausa il rinnovo dei big: c'è una cosa che non piace alla dirigenza

Tuttosport oggi riporta dei dubbi della dirigenza del Milan nel rinnovare alcuni giocatori, su tutti Theo Hernandez, a causa del rendimento sotto le aspettative.

Il Milan riflette sul futuro

Dalla vittoria dello Scudetto, il percorso del Milan è stato in calando. Nonostante buona parte del gruppo squadra titolare sia rimasto lo stesso dal 2021 a questa parte, le prestazioni sono andate giù, soprattutto per quanto riguarda i big della squadra. Dalla seconda metà della scorsa stagione all'inizio di questa poi la situazione si è fatta quasi drammatica, con giocatori che non rendono secondo le aspettative e che hanno un atteggiamento poco consono con i valori che la dirigenza del Milan vuole vedere sul campo.

A poco sono serviti in questi mesi i duri rimproveri di Ibra, e sembra che il cambio allenatore abbia solo peggiorato la situazione, con giocatori che hanno staccato la spina, almeno a vedere queste prime due giornate di campionato, dove Fonseca ha ottenuto un pareggio e una sconfitta con squadre sulla carta inferiori al Milan.

Messi in stand-by i rinnovi dei big

Per questi motivi la dirigenza rossonera pare aver preso una decisione forte: i rinnovi dei big come Maignan, Theo e Leao sono stati messi in stand-by. Il Milan infatti vuole valutare bene la situazione e vedere se serve una rifondazione, come avvenne qualche anno fa. L'anno scorso è stato la fine di un ciclo, ma solo a livello di tecnico, visto che la squadra rimane ferma sulle stesse colonne: Maignan in porta, Calabria, Tomori e Theo in difesa, Leao in attacco.

Quindi, per quanto Ibra la scorsa stagione abbia annunciato che i rinnovi di Maignan e Theo sono già pronti, ancora questi non sono stati formalizzati. Theo e Leao sono infatti i più bersagliati da un anno a questa parte per il loro rendimento e atteggiamento, e il Milan potrebbe valutare una cessione futura per poter veramente rifondare un nuovo ciclo. E la maggior parte dei tifosi è d'accordo, vedendo che la voglia messa in campo dai giocatori è troppo poca per vestire la maglia del Milan.

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