Immobile e il rammarico sull'addio alla Lazio: "Il mancato saluto ai tifosi mi è rimasto sul groppone"

L'ex capitano, ora al Besiktas, ha raccontato la fine della sua avventura biancoceleste in uno speciale realizzato da Sky Sport: gli ultimi mesi difficili, la scelta di andarsene, la separazione dolorosa con il popolo laziale
calcio italiano24/12/2024 • 12:30
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C. Immobile
#17BeşiktaşAttaccante
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#17BeşiktaşAttaccante
Süper Lig
Stagione 2024/2025

9

Goals

13

Tiri in porta

28

Tiri

0

Assists

Dall'Italia alla Turchia, da Roma a Istanbul, dalla Lazio al Besiktas. Nel segno del gol. Re Ciro ha cambiato nazione, città e squadra, ma non quello che gli riesce meglio: buttarla dentro. Immobile ha iniziato la sua avventura in terra turca riprendendo esattamente da dove aveva terminato quella in Serie A: segnando. Dopo le 207 reti in 340 partite con la maglia biancoceleste, l'ex capitano si sta ripetendo anche in Süper Lig: già 9 sigilli nelle sue prime 13 gare. Eppure, nonostante un super ambientamento, l'addio al popolo laziale è stato parecchio doloroso. Ciro lo ha raccontato ne "L'Aquila di Istanbul", lo speciale realizzato da Sky Sport per raccontare un giocatore speciale, per la Lazio e forse già anche per il Besiktas.

Immobile: "Sono finito in vortice più grande di me e ho sofferto tanto"

Immobile è tornato sui suoi ultimi mesi in biancoceleste: "Dopo l'addio di Sarri ho vissuto un periodo davvero molto tosto. Da capitano mi sono accollato delle responsabilità che nemmeno pensavo di avere: non ero pronto e sono finito in un vortice più grande di me. Ho sofferto tanto quella cosa. Se non sei lucido di testa, le gambe non girano e ti fai male, esattamente come mi è successo. Tutte queste cose mi hanno portato a decidere di lasciare. Mi è stata molto di aiuto e mi ha spinto anche mia moglie Jessica: aveva visto un Ciro cambiato, io avevo capito di essere alla fine di un ciclo".

Immobile: "Sarebbe stato bello condividere un bel finale con i tifosi della Lazio"

Una separazione dolorosa, soprattutto per il mancato saluto ai sostenitori che lo hanno adorato per otto lunghi anni: "I tifosi della Lazio mi hanno amato alla follia. Io ho amato loro allo stesso modo, ma stava diventando un amore solo per quanto fatto e non per quello che potevo ancora dare, e questo un po’ mi pesava. Il mio unico rammarico è non aver salutato i tifosi. Come tutte le storie c’è un inizio e una fine: sarebbe stato bello poter condividere un bel finale insieme, non è detto che un addio non possa avvenire con un sorriso o con gioia. Sarebbe stato come un arrivederci tra due amici che prendono due strade diverse. Quello mi è rimasto sul groppone".

 

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