Esonerato dopo un solo allenamento, a poche ore dal suo arrivo. Sembra incredibile, ma è accaduto per davvero. Il Piacenza Calcio, storico club che ha militato anche in Serie A a cavallo tra gli anni '90 e 2000 ma che ora è finito tra i dilettanti (in Serie D), ha cambiato tre allenatori in un giorno solo. Già, proprio così. Dopo aver licenziato il tecnico Carmine Parlato, è stato annunciato il suo sostituto: Simone Bentivoglio. Che però sulla panchina biancorossa è durato meno di 24 ore, il tempo di dirigere soltanto una seduta d'allenamento. I tifosi, per via del coinvolgimento dell'ex centrocampista nello scandalo calcioscommesse del 2011, hanno protestato duramente e contestato la decisione della società, minacciando di disertare in massa tutte le partite. E così il Piacenza ha optato per un nuovo ribaltone: esonerato anche Bentivoglio e richiamato l'allenatore d'inizio stagione, Stefano Rossini.
Il Piacenza esonera l'allenatore e ingaggia Bentivoglio, ma solo... per un giorno
Una storia che ha dell'incredibile. Come riporta Il Corriere della Sera, il primo esonero stagionale del Piacenza è avvenuto a inizio ottobre: il club manda via Rossini, a causa dei risultati ritenuti insufficienti, e al suo posto ingaggia Parlato. Il nuovo tecnico, però, non riesce a dare la scossa sperata: a un mese dal suo arrivo, la squadra si trova all'11° posto, a 9 punti dalla zona playoff. Troppi per un club storico come il Piacenza, con ambizioni decisamente superiori a una posizione di metà classifica in Serie D. E allora, dopo la sconfitta fatale con San Marino, la società decide di procedere con il secondo licenziamento della stagione. Tocca a Bentivoglio prendere in mano la squadra. Anzi no...
I tifosi del Piacenza protestano e chiedono l'esonero, il secondo in poche ore
L'ex centrocampista di Chievo e Brescia (fra le altre) riesce a dirigere appena un allenamento, poi viene esonerato. A incidere sulla scelta, la (chiara) volontà dei tifosi. I sostenitori biancorossi, infatti, si sono recati al campo e hanno protestato duramente contro la dirigenza e il nuovo allenatore, minacciando di disertare in massa le partite in caso di mancato esonero immediato. E intanto, sui social e fuori dallo stadio, è apparso l'hashtag #Benontivoglio. Il motivo della contestazione riguarda lo scandalo calcioscommesse del 2011: l'allora centrocampista del Bari patteggiò una sospensione di 13 mesi dopo la denuncia di Carlo Gervasoni, ex difensore biancorosso radiato per delle combine su alcune partite di Serie B (campionato in cui militava ai tempi il club emiliano) che contribuirono prima alla retrocessione e poi al fallimento del Piacenza. La richiesta dei tifosi è stata accolta: Bentivoglio esonerato e al suo posto richiamato Rossini. L'epilogo inaspettato di un'avventura da "record", ma in negativo, durata meno di un giorno...
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