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Lautaro senza limiti: "Nulla da invidiare a Mbappé e Kane. Lukaku? Mai più sentito"

In una lunga intervista rilasciata alla Gazzetta, Lautaro Martinez ha parlato di Inter e obiettivi, tra rinnovo, Copa America e compagni di squadra. Anche passati, come Lukaku...
calcio italiano21/05/2024 • 11:55
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Lautaro Martinez è stato uno degli artefici dello Scudetto della seconda stella conquistato dall'Inter. Sono 26 i gol stagionali dell'attaccante argentino, capitano e leader della squadra di Inzaghi, che ora dovrà sedersi al tavolo delle trattative con la dirigenza nerazzurra per mettere la firma sul tanto agognato rinnovo di contratto.

 

Nel frattempo il Toro ha rilasciato un'interessante intervista alla Gazzetta dello Sport, in cui oltre a ripercorrere la cavalcata stagionale, ha parlato proprio di rinnovo e compagni d'attacco, presenti e passati, ponendo infine il proprio nome tra quello dei grandi centravanti del calcio moderno.

Lautaro tra Zhang, rinnovo, e compagni

Lautaro ha esordito riservando un pensiero per il presidente Zhang, che a meno di ulteriori colpi di scena passerà la mano lasciando il club a Oaktree:

 

"Ci è sempre stato vicino: anche se quest’anno non era con noi a volte bastava una videochiamata per sentirlo comunque qui. È un grandissimo presidente e non sappiamo cosa accadrà perché è tutto sopra le nostre teste. Siamo anche noi tranquilli e in attesa".

 

Poi, sul rinnovo:

 

"Siamo vicini, mancano solo un paio di cosette… Ho detto “in settimana” perché poi finisce il campionato e volevo definire tutto prima della Coppa America. Mi rendo conto che la situazione societaria possa ritardare tutto: noi parliamo con Marotta e Ausilio, ma dipende anche dalla proprietà… Aspettiamo, non so cosa accadrà da qui alla prossima settimana, ma non si sono problemi tra di noi".

 

All'attaccante argentino è stato poi chiesto con quale compagno di reparto si fosse trovato meglio tra Lukaku e Thuram:

 

Ho fatto grandi cose con Romelu, uno che da solo porta via due uomini, ma con Marcus ho più possibilità, più scelta, più spazi. Con i suoi movimenti ti libera e poi è davvero un bravo ragazzo. Porta sempre un sorriso nello spogliatoio. Siamo diversi, lui mi dice che rido poco e forse lui ride… molto (se la ride anche qui, ndr), e poi non mi vestirei mai come lui: che coraggio che ha! Scherzi a parte, non mi aspettavo di trovarmi così bene con Marcus, ma è stato decisivo partire insieme già dal ritiro. Dopo anni ho fatto una preparazione completa, dopo aver superato definitivamente il problema alla caviglia che non mi aveva fatto vivere il Mondiale come avrei voluto. Se ci penso ancora, mi viene da piangere…".

 

E proprio sul belga:

 

"Non mi ha risposto quella famosa volta e per entrambi è finita lì. Abbiamo tutti voltato pagina".

 

Infine, senza falsa modestia, Lautaro si è messo al livello dei grandi attaccanti del calcio europeo, da Mbappé a Kane, da Lewandowski a Haaland:


"Sì, non ho nulla da invidiare, lo dicono i numeri e i trofei: ci sono campioni che hanno vinto meno di me. Devo continuare a lavorare con responsabilità, come mi ha insegnato mio padre, ma posso sedermi allo stesso tavolo di questi grandi".

 

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Giulio Piras
Tags :INTER

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