Ci sono degli episodi legati al campionato di Serie A che rimarranno nella storia a lungo termine. Uno di questi è il fantomatico contatto tra Mark Iuliano e Ronaldo, nel derby d'Italia del 1998. Contatto che, come ben sappiamo, non è stato sanzionato con un fallo in favore dell'attaccante nerazzurro, suscitando un po' di polemiche. A distanza di quasi 30 anni, uno dei due protagonisti è tornato a parlare dell'episodio, dando una nuova chiave di lettura.
Iuliano torna sul contatto con Ronaldo: "Nel basket sarebbe stato fallo suo"
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Iuliano ha parlato di diversi argomenti, molti dei quali legati al mondo della Juventus. Juventus che ha da poco ingaggiato in panchina un suo caro amico, Igor Tudor: "Igor ha assorbito la juventinità, farà capire a tutti che la Juve viene prima di tutto. Nei suoi allenamenti non ci sono tempi morti, intensità pazzesca. La salvezza dell’Udinese nel 2018 è stata una grande impresa, la situazione era complicata, ma ci tirammo su. Ci siamo messaggiati, lo andrò a trovare a Torino".
Ovviamente non poteva non mancare anche la domanda su calciopoli: "Eravamo una squadra pazzesca, tra le migliori al mondo, con allenatori come Lippi, Ancelotti e Capello, e non avevamo bisogno di aiuti né di aiutini. Sul campo, mai avuta la percezione che godessimo di agevolazioni. Calciopoli è stata un’inchiesta che poggiava su chiacchiere telefoniche in cui si parlava di tanti, però ha pagato soltanto la Juve".
Infine, la domanda delle domande per Iuliano, il famoso contatto con Ronaldo nel derby d'Italia del '98: "Non era fallo. Se fosse stato basket, sarebbe stato sfondamento di Ronaldo. Resto convinto che l’arbitro Ceccarini abbia pesato l’episodio in modo corretto. Io rimasi fermo, presi posizione. Ronaldo, con la sua velocità pazzesca, venne a sbattermi contro. Non avevo alcuna intenzione di fare fallo. Detto questo, trovo irrispettoso, sia per la grandezza di Ronaldo sia per me, che si insista a ingabbiarci tutti e due dentro quell’attimo. Ciò che succede sul campo finisce sul campo. Nel tempo, Ronie e io ci siamo incontrati varie volte e non abbiamo mai parlato dell’episodio. Ronaldo è stato un attaccante immenso, il più grande che abbia mai affrontato. Chi ama il calcio vorrebbe che i Ronaldo giocassero per sempre. Quella Juve del 1998 però era più forte di quell’Inter. Loro avevano Ronaldo, noi Zidane e Del Piero, ed eravamo più squadra".
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