C'era una volta Juventus-Chievo Verona. Una sfida spesso affascinante, imprevedibile, ricca di colpi di scena e che ormai ha assunto un sapore vintage. I duelli e la rivalità nata tra bianconeri e gialloblù hanno segnato gli anni 2000, quando gli scaligeri soprendevano tutti in Serie A e la Vecchia Signora alternava anni di dominio a stagioni deludenti. Tra partite rocambolesche, debutti di fenomeni e strisce di risultati incredibili, andiamo a rispolverare il fascino di Juve-Chievo, una "Davide contro Golia" che - putroppo - non esiste più.
Juve Chievo, statistiche e bilancio tra le due squadre: un dominio "bugiardo"?
Nonostante si sia trattato spesso di match molto equilibrati, il bilancio è nettamente a favore della Juventus: dei 32 incontri totali disputati, 24 sono stati vinti dai bianconeri, 7 sono finiti in pareggio e si registra solo un successo gialloblù. Tenendo conto degli ultimi anni, poi, i numeri sono ancora più schiaccianti: la Vecchia Signora si è imposta in 13 delle 14 sfide più recenti, un dominio quasi totale. Che accresce ulteriormente se si pensa che in casa la Juventus ha sempre segnato almeno una rete e non ha mai perso. Insomma, dal 2012 in poi, la supremazia è stata molto frequente sia a livello di punteggio finale che di prestazione. Ma non è stato sempre così. Soprattutto nei primi incroci tra le due squadre, il Chievo è riuscito diverse volte a mettere in grande difficoltà la Juventus, che però ha dominato lo stesso in termini di risultati: i bianconeri si sono aggiudicati le prime nove gare disputate. Anche se, come detto, non sempre i tre punti sono arrivati in scioltezza. Anzi...
Il primo incontro: il Chievo "dei miracoli" sfiora l'impresa, ma poi si fa rimontare
Facciamo un viaggio nel tempo. Stagione 2001/2002, il Chievo Verona è appena approdato in Serie A: l'anno precedente ha ottenuto la prima storica promozione nella massima serie. Nonostante anche parecchi giocatori siano esordienti nel principale campionato italiano, i gialloblù riescono ad andare oltre ogni aspettativa e a sorprendere tutti. Guidati dal tecnico Gigi Del Neri (che poi, ironia della sorte, qualche anno dopo andrà ad allenare la Juve), disputano una stagione strepitosa: altro che obiettivo salvezza, il Chievo "dei miracoli" sfiorò (per un solo punto) la qualificazione in Champions League e in precedenza il titolo di campione d'inverno, ma ottenne comunque una storica partecipazione alla successiva Coppa Uefa. Fatta la (doverosa) premessa sul contesto storico, passiamo alla prima partita tra le due squadre. Alla terza giornata, i bianconeri ospitano i gialloblù, che non avrebbero potuto sognare un avvio migliore contro i futuri campioni d'Italia: dopo 20' la formazione di Del Neri si trova avanti 2-0 grazie alla doppietta di Marazzina. Il popolo clivense non riesce quasi a crederci, sembra un miraggio. E, in un certo senso, lo è per davvero. Già, perché la Juve di Lippi reagisce e dà il via alla rimonta: le reti di Tacchinardi, Tudor e Salas condannano il Chievo alla sconfitta. Il primo incontro, però, è stato subito uno spettacolo.
I duelli più epici: quante sfide indimenticabili!
Ma non è stato certamente l'unico. Tanti i duelli memorabili tra queste due formazioni. Fra tutti, senza dubbio il 4-3 in favore dei bianconeri della stagione 2002/2003. Una partita rocambolesca, piena di ribaltoni ed emozioni: la Juve si porta sul doppio vantaggio con la doppietta di Zalayeta, il Chievo prima accorcia con Bierhoff ma poi va in grande difficoltà per il 3-1 firmato da Trezeguet e per l'espulsione di D'Anna. Ma i gialloblù, spalle al muro, non si danno per vinti: splendida reazione in inferiorità numerica e pareggio agguntato sul 3-3 grazie alla tripletta di Bierhoff, anche se poi Zenoni ristabilisce le gerarchie e scrive la parola fine a un match fantastico. E i gol sciupati nel finale aumentano i rimpianti dei clivensi. Altro incontro indimenticabile è il 3-3 del 2008/2009. Anche in questo caso risultato pirotecnico e gara ricca di emozioni e di colpi di scena. Il Chievo passa con Pellissier, la Juve lo riprende con Chiellini, Pellissier porta di nuovo avanti i gialloblù, ma l'autogol di Mantovani e Iaquinta ribaltano la sfida. Nei minuti di recupero, però, capitan Pellissier firma la tripletta e regala il pareggio ai suoi. Infine, va citata per forza l'unica vittoria scaligera. 17 gennaio 2010, Sardo diventa l'eroe clivense con una conclusione dalla distanza che sorpende Buffon: 1-0 e primo successo del Chievo contro la Juventus. Una data e una partita che i tifosi giallobù non dimenticheranno facilmente.
Cristiano Ronaldo e il Chievo, prima il debutto e poi... il rigore parato
Nella storia delle sfide tra Juventus e Chievo Verona, c'entra anche Cristiano Ronaldo. Sì, perché quella clivense non è una squadra indifferente al fenomeno portoghese. Innanzitutto, per il debutto: 18 agosto 2018, proprio contro i gialloblù, CR7 fa il suo esordio in Serie A. I bianconeri si impongono 3-2 (a segno Pjanic, Chiellini e Khedira) e l'ex stella del Real Madrid inizia ad assaporare il campionato italiano: la sua prestazione è discreta, riesce a rendersi pericoloso ma non a trovare il primo gol con la nuova maglia. Insomma, da un lato il Chievo rappresenta un ricordo positivo per Ronaldo. Ma non solo: la formazione veronese evoca anche un episodio non troppo felice al numero 7. La data è il 21 gennaio 2019, i bianconeri vincono in scioltezza 3-0 tra le mura amiche. Sulla carta, nulla di strano da segnalare. E invece, qualcosa c'è: si tratta della prima volta che CR7 si fa parare un rigore in Serie A. Il protagonista è il quasi 40enne Stefano Sorrentino, autore di una vera e propria prodezza.
L'ultimo incrocio e il fallimento del Chievo
Ad oggi - e chissà per quanto lo resterà - quella rimane l'ultima sfida tra Juventus e Chievo Verona. Il fallimento della società veronese nel 2021 ha costretto il Chievo - che non esiste più sotto questo nome, è stato "rifondato" come Chievo 2021 - a ripartire dalla Terza Categoria. Ora la strada verso la risalita appare molto lunga e i fasti di un tempo un lontano ricordo. Ma magari un giorno tornerà in Serie A e ai livelli dei primi anni 2000, così da regalarci altre indimenticabili battaglie con la Juventus.