La Juventus sta vivendo una stagione anomala, segnata da un continuo passaggio della fascia di capitano da un giocatore all’altro. In soli cinque mesi, ben sei calciatori hanno avuto l’onore di indossarla: Danilo, Bremer, Locatelli, Gatti, Cambiaso e Koopmeiners. Una situazione che rompe con la tradizione storica del club, dove il capitano era un punto fermo e un simbolo di continuità.
Un nuovo corso targato Thiago Motta
Thiago Motta, alla guida della Juventus, ha portato con sé una filosofia innovativa, già sperimentata a Bologna. Per il tecnico, il ruolo di capitano non è un privilegio fisso, ma una responsabilità che si conquista giorno dopo giorno. "Di leader ce ne sono tanti in questa squadra", ha dichiarato Motta, sottolineando che la leadership è riconosciuta dai compagni, non imposta dall’allenatore.
Questa visione dinamica riflette il nuovo ciclo della Juventus, ma solleva interrogativi tra tifosi e addetti ai lavori. Il continuo giro della fascia è interpretato da alcuni come un segno di forza collettiva, mentre per altri evidenzia la mancanza di un leader chiaro e indiscusso.
Storicamente, la fascia di capitano alla Juventus era sinonimo di identità e stabilità. Per decenni, il club ha affidato il ruolo a giocatori italiani, simboli di appartenenza e dedizione. Il caso di Danilo, che due stagioni fa ha interrotto questa tradizione, rappresenta un punto di svolta. Oggi, però, il brasiliano è fuori rosa e sul mercato, un segnale che i tempi stanno cambiando.
Nel recente derby contro il Torino, Koopmeiners ha indossato la fascia, diventando il sesto capitano stagionale. La scelta, mantenuta segreta fino all’ultimo, ha spiazzato molti, ma è in linea con l’approccio di Motta: premiare chi merita, senza bocciare gli altri. Tuttavia, questa rotazione costante rischia di creare confusione in un gruppo che, proprio in una stagione di transizione, avrebbe bisogno di punti fermi.
Con Danilo fuori dai giochi e Bremer fermo per infortunio fino a giugno, la Juventus dovrà trovare nuove certezze. Locatelli sembra il candidato più naturale, ma la mancanza di un capitano stabile potrebbe continuare a essere un tema centrale nei prossimi mesi.
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