Dopo un difficile primo perdo a Roma sotto la gestione Sarri, negli ultimi due mesi Daichi Kamada era riuscito a mostrare tutte le sue qualità, conquistandosi un posto centrale nel progetto del tecnico Tudor. Il rinnovo di contratto con la Lazio sembrava poco più di una formalità, invece il colpo di scena è arrivato puntuale a smentire le indiscrezioni che filtravano da Formello: il giapponese ha deciso di non prolungare il suo accordo con i biancocelesti e salutare dopo appena un anno.
Una scelta che ha colto di sorpresa il club, con il presidente Lotito che, sollecitato sull'argomento, ha risposto in maniera piuttosto stizzita: "Ci chiedevano un rinnovo di un anno e un bonus di 2,5 milioni di euro alla firma. Ma qui chi pensa di poterci ricattare casca male. Manderemo via tutti i calciatori che si dovessero rivelare mercenari e ripartiremo da zero", ha tuonato il senatore. Parole in parte smentite proprio da Kamada, che in queste ore ha chiarito la situazione in un'intervista rilasciata a Football Zone.
La verità di Kamada sull'addio alla Lazio
L'ex Eintracht non sa ancora quale maglia indosserà nella prossima stagione, ma sicuramente non sarà quella della Lazio: "È deciso al 100% che lascerò la Lazio. All'inizio avevo intenzione di restare, ma l'Italia è così e il presidente della Lazio è famoso per essere uno dei più difficili con cui negoziare. Volevo solo un contratto di un anno e non ho chiesto nulla perché ero pagato abbastanza. Non so che cosa il mio agente abbia detto alla società, ma io volevo solamente un anno di contratto", ha chiarito il giapponese.
Kamada ha poi parlato del rapporto con Tudor, con il quale sembrava aver trovato il giusto feeling dopo i mesi difficili vissuti sotto la gestione Sarri: "Avevo parlato molte volte con Tudor. Mi stava migliorando, quindi gli ho rivelato spesso di voler firmare il rinnovo. Anche quando ho deciso di andare via, sono rimasto in contatto con il mister, e con lui non mi sono trovato male. È un allenatore che spero di poter incontrare di nuovo e lavorare con lui da qualche parte".
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