Claudio Lotito, intercettato ieri sera dai giornalisti, ha risposto a una domanda sull'aggressione a Immobile e famiglia con fare stizzito, dicendo che a lui questo genere di cose succede ogni giorno più volte al giorno, ma lui non si lamenta.
Lotito infastidito dalle domande su Immobile
Il clima in casa Lazio è torrido. Martusciello cerca di preparare al meglio la partita con il Torino (l'unica della sua gestione, poi arriverà Tudor) ma da tutte le parti arrivano problemi. E quello che forse ne sta dando di più alla squadra è lo stesso presidente biancoceleste Claudio Lotito. Dopo le sue parole al TG1 in cui attaccava la squadra, ieri ha rincarato la dose quando, intercettato dai giornalisti fuori dalla sede di Giurisprudenza della LUISS (dove aveva assistito a una lezione dell'ex calciatore Stendardo), ha risposto stizzito alle domande sull'aggressione a Ciro Immobile e la sua famiglia.
"Sotto scorta da 20 anni e non mi lamento"
Il presidente della Lazio, come si vede dai video, stava entrando in macchina ma quando un giornalista gli ha chiesto un commento sul caso Immobile, Lotito ha chiuso la portiera, scostato il bodyguard e fronteggiato i giornalisti. Ha detto: "A me succede tutti i giorni. Io vivo sotto scorta da venti anni. Ho cinquecentomila minacce di morte a me e alla mia famiglia tutti i giorni. Tutti i giorni. Sono il presidente di una società con ottomila dipendenti. Eppure non è che faccio tutto sto clamore, giusto? Punto, e basta: non dico altro."
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