La Lazio ha espugnato il campo dell'Ajax con un perentorio 3-1 e si è riportata da imbattuta in testa al girone unico di Europa League. Ma se sul campo la trasferta in terra olandese è andata in maniera più che positiva, lo stesso non si può dire per tutto il "contorno".
Com'è noto ai tifosi biancocelesti (quasi 3mila quelli che avevano acquistato il tagliando per la partita, oltre a voli e hotel), è stata negata la trasferta direttamente dalla sindaca di Amsterdam, e da lì è scaturita un'interminabile polemica istituzionale.
A gettare benzina sul fuoco poi, ci ha pensato la versione olandese di ESPN, che tornando sull'argomento ha definito il club biancoceleste, nella persona del presidente Lotito, di "stampo mafioso". Inevitabili le polemiche, con l'ambasciatore italiano in Olanda Giorgio Novello che ha subito preso le difese della società e dell'imprenditore romano. E non è tardata ad arrivare la durissima risposta proprio di Lotito, che a margine di un evento alla Luiss ha attaccato pesantemente gli autori dell'articolo.
"Lotito mafioso", il patron della Lazio furioso
Rispondendo ad alcuni cronisti a margine dell'inaugurazione dell'anno accademico all'Università Luiss di Roma, Lotito si è scagliato pesantemente contro la stampa olandese: "Il tema è semplice, la Lazio è rappresentata dal sottoscritto, poi questo scienziato ci spiegherà cosa intendeva con il termine ‘mafioso’, ma la cosa grave è che tutte queste preoccupazioni sull’antisemitismo sono infondate", ha spiegato il presidente biancoceleste, come riportato da Sportface. "Io sono, oltre che senatore, anche il capogruppo nella Commissione Segre. Abbiamo un altro consigliere che è presidente della fondazione Shoah che è Mario Venezia e poi abbiamo il nostro Gambino che è anche nella Commissione europea".
Poi ha proseguito rincarando la dose: "Ieri mi è stato detto che da un sito di basso livello olandese era uscita questa cosa poi ripresa da un giornale importante. Adesso partiranno le denunce e chiederò danni ingenti. I fatti parlano da soli, noi siamo corretti e secondo me qualche cosa parte dall’Italia perché il termine usato, ‘di stampo mafioso’, è un termine squisitamente italiano. Non so chi sia ma non ci preoccupiamo, ragioniamo con la nostra coscienza e il nostro agire, si devono preoccupare gli altri".
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