Una ferita ancora aperta. La separazione tra Paolo Maldini e il Milan ha segnato fortemente l'ex capitano e dirigente rossonero. Per le modalità, per quanto è stato raccontato e per alcune promesse mai mantenute. A sei mesi dall'addio, in una lunga intervista rilasciata a La Repubblica, la leggenda del Diavolo è tornato sulla questione raccontando le sue verità.
Maldini: "Io e Massara allontanati per il mercato? Falso!"
Maldini ha parlato innanzitutto del motivo per cui è stato mandato via: "È stato veicolato il concetto che io e Massara siamo stati allontanati perché non condividevamo obiettivi e strategie di mercato: niente di più lontano dal vero. Anche da un punto di vista formale. Infatti, se parliamo delle condizioni di ingaggio, non ho mai avuto potere di firma neanche per i prestiti. E poi ho dovuto discutere per trovare un accordo e per non rinunciare ai miei diritti, ma avevo detto subito all’ad Furlani che l’ultima cosa che avrei voluto era un contenzioso con il club: vi rendete conto, gli ho spiegato, che sarebbe la seconda causa di una leggenda del club al gruppo proprietario del Milan in due anni, dopo quella (persa!) con Boban? Una cosa è certa: il mio amore per il Milan sarà sempre incondizionato".
"Cardinale aveva già deciso di licenziarmi mesi prima"
E poi un rapporto, quello tra Maldini e il proprietario del club, mai sbocciato veramente: "Cardinale l’ho incontrato di sfuggita in occasione di qualche partita di Champions, ma nell’arco di un anno ho avuto solo una chiacchierata su come andasse la gestione sportiva. Mi ha scritto 4 messaggi per i vari passaggi del turno, senza neanche chiamarmi. La prima cosa che mi ha detto, quando ci siamo conosciuti, è stata che dovevamo fidarci l’uno dell’altro, ancora prima di conoscerci di più, perché non avevamo tempo. Io mi sono fidato e sinceramente come è andata è noto a tutti. Io credo che la decisione di licenziare me e Massara fosse stata presa molti mesi prima".