Il divorzio dal Milan è stato piuttosto inaspettato, sia per i tifosi che per molti giocatori rossoneri che con lui avevano stretto un rapporto che andava molto al di là di quello professionale. E adesso Paolo Maldini si ritrova "senza lavoro", ma con molte opzioni sul tavolo: due di queste sono estremamente prestigiose.
Il futuro di Paolo Maldini, l'opzione Psg
Le qualità da dirigente di Maldini non sono in discussione, e lo Scudetto conquistato un po' a sorpresa con il Milan un paio di stagioni fa ne è la prova lampante. Per questo dopo il divorzio dai rossoneri, l'ex difensore si ritrova svariate opzioni tra le quali scegliere, deve solo sfogliare la classica margherita.
La prima, forse la più intrigante, porta direttamente in Francia al Paris Saint Germain: Al-Khelaifi vuole mettere l'ex direttore tecnico del club milanese alla guida del nuovo ciclo dei parigini e affidargli un ruolo operativo e pieni poteri. A livello economico il Psg potrebbe inoltre garantirgli un generoso contratto difficilmente pareggiabile da altri. L'ostacolo è rappresentato dall'attuale da Campos, che dovrebbe essere in qualche modo messo alla porta.
La scelta di cuore: l'Azzurro
La seconda opzione, decisamente più romantica, porta i colori azzurri della Nazionale Italiana: il presidente Figc Gravina vorrebbe Maldini come nuovo capo delegazione e figura di collegamento tra federazione e spogliatoio. Il ruolo, per intenderci, prima ricoperto dal compianto Gianluca Vialli. Un personaggio carismatico come l'ex Milan potrebbe essere l'ideale per un ambiente decisamente da risollevare e Roberto Mancini, confermato dai vertici federali, potrebbe trovare in lui un appoggio importante.
La scelta, ovviamente, spetta alla bandiera del Milan: ambizione o cuore?