Il mondo è bello perché è vario. Le persone sono diverse, così come le culture delle numerose popolazioni che compongono il pianeta. Weston McKennie, centrocampista americano della Juventus, ha confermato ancora una volta questo concetto. E non solo: raccontando un simpatico aneddoto su un particolare piatto di pasta, ha anche evidenziato quelle che, secondo il suo modo di vedere, sono le limitazioni della mentalità italiana. Affascinante, ma poco "aperta".
McKennie: "In Italia c'è una mentalità troppo chiusa"
Il giocatore bianconero è stato ospite della seconda puntata di 19F Podcast: "Se ho sofferto il passaggio dagli Stati Uniti all’Italia? Sì e no. Perché da un lato mi piacciono gli italiani e il loro modo di fare, ma dall’altro qui c’è una mentalità un po’ troppo chiusa. In parte ci può stare perché è giusto conservare le tradizioni, ma d’altro canto bisognerebbe avere più apertura mentale verso l’innovazione".
McKennie e la pasta con pomodoro, pesto e pollo
Per dare un'idea più chiara del suo pensiero, McKennie ha raccontato un aneddoto specifico: "Vi faccio un esempio. Io a volte mangio pasta con pomodoro, pesto e pollo. E tutti qui in Italia mi dicono: “Ma che schifo! Dai, non si può mangiare un piatto del genere”. Ma nessuno mi ha mai detto: “Dai, proviamo”. Ed è questo che è sbagliato, perché criticano senza aver mai provato. Ti può non piacere qualcosa, ad esempio questo piatto, ma non puoi giudicare se non l’hai assaggiato o testato. Questo è un problema della mentalità italiana".
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