Da agosto 2022 Gerry Cardinale, con la sua RedBird, è l'azionista di riferimento del Milan, e tra risultati altalenanti ha sempre mantenuto salda la sua posizione di leadership all'interno del club rossonero. Le cose però potrebbero presto cambiare, almeno stando a quanto riportato da Repubblica nella sua edizione odierna.
Voci insistenti che arrivano da Oltreoceano parlano infatti di un addio dell'imprenditore già nel febbraio prossimo: cosa sta succedendo, e che fine farà il suo "factotum" Ibrahimovic?
Milan, Cardinale lascia a febbraio?
Repubblica (dopo aver paventato una possibile cessione lo scorso ottobre) ha analizzato la situazione societaria di casa Milan, paventando un possibile addio dell'azionista di riferimento Gerry Cardinale. C'è un motivo preciso dietro il possibile divorzio, ed è abbastanza simile a quello che ha portato il gruppo Suning ed il presidente Zhang a lasciare l'Inter.
Scrive il quotidiano romano:
L’era di Cardinale potrebbe chiudersi in anticipo anche rispetto alla scadenza dell’agosto 2025: la chiave della vicenda è la restituzione al fondo Elliott di 693 milioni di euro di prestito, ottenuto dal fondo della famiglia Singer per acquisire il controllo della società. I portavoce di RedBird smentiscono la notizia, ma da New York filtra l’ipotesi dell’addio di Cardinale a febbraio. Il prestito di Elliott si trasformerebbe in patrimonio netto: i Singer si riprenderebbero la maggioranza con 843 milioni, lasciando inizialmente a Cardinale il controllo del 30% delle quote.
E Ibrahimovic? Lo svedese è l'uomo scelto da Cardinale per "guidare" la squadra, e con il possibile addio dell'imprenditore statunitense la sua posizione sarebbe in bilico.
Ciò consentirà un ridimensionamento del ruolo di Ibrahimovic, che da consulente di Cardinale svolge un compito ibrido di dirigente in pectore, accanto al direttore tecnico Moncada.
Una svolta inaspettata che potrebbe avere un effetto domino in casa rossonera. Cosa succederà?
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