Alvaro Morata ha parlato ai microfoni della radio spagnola Cope dal ritiro della sua Nazionale, in attesa del match di Nations League contro la Danimarca.
Morata e la depressione
L'attaccante del Milan, come riporta SkySport, si è messo a nudo raccontando di aver sofferto di depressione negli ultimi anni e di aver passato uno dei periodi più brutti della sua vita:
Credo sia la prima volta che lo dico ma ho passato un periodo molto brutto e pensavo che non sarei stato in grado di tornare a giocare. C'è stato un momento in cui non riuscivo neanche ad allacciarmi le scarpe. Stavo correndo a casa perché mi si chiudeva la gola e ho iniziato a vedere tutto sfocato. Quando combatti contro depressione o attacchi di panico, ogni giorno devi lottare contro una persona che hai dentro di te.
L'Italia è il suo "rifugio"
La depressione e gli attacchi di panico hanno giocato un ruolo cruciale nella decisione di Morata di lasciare la Spagna, poiché la situazione era diventata insostenibile, raccontando specifici episodi che lo hanno messo a dura prova, in particolare riguardo al suo rapporto con i figli. Il calciatore ha spesso sottolineato quanto sia difficile per lui vivere in Spagna, troppe volte bersagliato dai tifosi e dalla stampa locale:
Alla fine per me la cosa migliore era andarmene via dalla Spagna, perché era una situazione che non potevo più sopportare. Era imbarazzante stare con i miei figli e uscire per strada. Ogni volta che andavo con loro succedeva qualcosa con le persone.
Ha affermato di essere stato insultato dagli spagnoli anche dopo l'europeo, sia nei ristoranti che al supermercato con la famiglia. Per questo ha scelto di "rifugiarsi" in Italia, la sua seconda casa, per ritrovare la serenità perduta:
All'inizio pensavo di rimanere all'Atletico perché lo desideravo, ma dopo un'intervista in cui ho detto il mio pensiero sono uscite notizie sproporzionate. Questo non mi succede in Italia"
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