Caso plusvalenze, le motivazioni della Corte Federale: “Juve punita per illecito grave e prolungato”

calcio italiano30/01/2023 • 19:51
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Nella giornata di oggi, la Corte Federale d’Appello ha reso note le motivazioni della sentenza emessa nei confronti della Juventus, penalizzata di 15 punti in classifica. Nella fattispecie, la Corte Federale ha messo in luce “la particolare gravità e la natura ripetuta e prolungata della violazione, oltre che la consapevolezza della situazione emersa nei colloqui tra i dirigenti del club”.

Le motivazioni

Stando a quanto si evince dalle motivazioni della Corte Federale, la Juventus avrebbe violato l’articolo 4 comma 1 del Codice di Giustizia Sportiva, che prevede il rispetto dei principi di lealtà e correttezza in ogni rapporto relativo all’attività sportiva. Al club bianconero, nella fattispecie, viene contestato il fatto di aver realizzato un sistema strutturato, all’interno del quale le plusvalenze fittizie non si concretizzavano occasionalmente, bensì facevano parte del consueto modus operandi della società per far quadrare i bilanci.

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Corte Federale d’Appello, che oggi ha reso note le motivazioni della sentenza

Perché è stata punta solo la Juve?

In base a quanto reso noto dalla Corte Federale d’Appello non esistono responsabilità tangibili, riconducibili altre società. “La Juventus e i suoi dirigenti sono stati oggetto di ripetute evidenze dimostrative prodotte dalla Procura Federale, dalle quali si evince un comportamento sistematico e non isolato“. Un modus operandi che, come si legge nelle motivazioni, avrebbe portato all’alterazione del risultato sportivo, motivo per cui sono stati inflitti i 15 punti di penalizzazione.

Il libro nero di Paratici

Nelle motivazioni della sentenza, inoltre, trova spazio il cosiddetto “Libro nero di Paratici”, definito inquietante dalla Corte Federale. “Il documento non è mai stato disconosciuto dal redattore (Federico Cherubini) ed è stato difeso della Juventus, che lo ha fatto proprio e ne ha proposto una diversa interpretazione rispetto a quella della Procura Federale, sostenendo che si trattasse di normali appunti di lavoro”. In questo senso, infatti, sanzioni pesanti sono state emesse anche nei confronti degli ormai ex dirigenti bianconeri: 30 mesi di inibizione a Fabio Paratici, 24 mesi ad Andrea Agnelli e Maurizio Arrivabene, 16 mesi a Federico Cherubini e 8 mesi a Pavel Nedved.

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Fabio Paratici, ex direttore sportivo della Juventus

Il ricorso

A partire dalla giornata odierna, la Juventus avrà un mese di tempo per presentare ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni, che non potrà però entrare nel merito della sentenza. In questo contesto, infatti, i magistrati potranno solo rilevare possibili violazioni dei diritti della difesa o eventuali vizi di forma e, qualora tale scenario si concretizzasse, l’atto verrebbe rimandato alla Corte d’Appello.

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